giovedì 9 dicembre 2010

DALL'ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI PALERMO OCCUPATA

DALL'ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI PALERMO OCCUPATAIl 30 Novembre 2010 gli studenti dell'Accademia di Belle Arti di Palermo parteciparono numerosi alla manifestazione dei 50.000 studenti che ha paralizzato Palermo. La stessa sera, a seguito dell'approvazione alla Camera del ddl Gelmini, insieme ad altri studenti universitari e medi abbiamo occupato il Comune di Palermo dove si è tenuta una grande assemblea. Aveva preannunciato già quella sera un nostro militante interno all'accademia che a distanza di poche ore l'Accademia avrebbe occupato. Così è stato!Il 1 Dicembre i militanti del CAIL (collettivo autorganizzato dell'accademia) insieme ad altri studenti hanno deciso che era necessario occupare subito, l'indomani dunque in un'assemblea straordinaria di circa 300 studenti la decisione fu presa: l'Accademia occupa. Ci siamo resi conto che a Palermo la parola occupazione assume un senso un pò ambiguo poiché nelle altre facoltà le lezioni didattiche non sono state assolutamente bloccate e dunque non vediamo l'utilità di queste facoltà occupate oltre l'aspetto mediatico. Occupare un plesso per noi comporta come conseguenza oggettiva il blocco delle lezioni frontali tenute dai docenti, degli stage e dei tirocini al fine di sconvolgere la "normalità" della vita quotidiana di tutti.Consci di ciò, dopo averne ragionato, dal 2 dicembre 2010 l'Accademia di Belle Arti di Palermo è occupata con blocco totale delle lezioni nei suoi 5 plessi con stanziamento degli occupanti nel Palazzo S.Rosalia di via Papireto, edificio dove quotidianamente si svolgono la maggior parte delle lezioni. Tale edificio è considerato per noi occupanti una base di lotta da dove parte la mobilitazione di piazza e contemporaneamente un polo culturale che necessita di essere rivalorizzato. Da ciò l'attivazione di corsi autogestiti da noi studenti dove vivendo i nostri spazi portiamo avanti i nostri progetti senza l'ansia di seguire esami e corsi calati dall'alto, ansia che influisce negativamente per ogni individuo sia per quanto riguarda la salute che la creatività. I corsi autogestiti fin ora attivati sono: scultura, pittura, decorazione, street art, progettazione moda, grafica, scenografia e fotografia. A questi si aggiungono workshop e dibattiti culturali, cineforum, concerti, teatro.I laboratori sono aperti tutti i giorni con disponibilità h24 e non solo per gli studenti dell'accademia, tutte le altre attività sono state inserite in un calendario modificabile a seconda delle scadenze delle mobilitazioni studentesche in piazza. Questo aspetto infatti è fondamentale: il primo giorno d'occupazione abbiamo chiarito che durante manifestazioni, blocchi stradali ecc, tutti gli studenti sono impegnati a riversarsi in strada mantenendo un solo gruppo permanente dentro i locali dell'accademia ma non numericamente eccessivo, ciò comporta dunque che il resto delle attività sono sospese per la durata delle contestazioni."Ci tolgono la didattica e noi ce la riprendiamo" questa la frase che ha stimolato l'attivazione di questi corsi.A distanza di qualche giorno si ricavano i frutti, per la prima volta gli studenti di scultura, di pittura ed altri corsi che seguono percorsi didattici differenti, vedono come lavorano i propri colleghi, ci sono ulteriori stimoli, e si impara a vicenda.Oltre la contestazione alla riforma, noi studenti dell'accademia ci stiamo battendo conto la legge 508 ovvero quella legge che determina carta straccia il nostro titolo di studi che non è una laurea a tutti gli effetti, ma è considerato un diploma accademico equiparato alla laurea. Questa equiparazione a noi non serve a nulla e non ci permette alcuna spendibilità del titolo nè a livello nazionale nè internazionale visto che nel resto d'Europa le accademie sono vere e proprie facoltà universitarie. Paghiamo le stesse tasse, non abbiamo diritto allo studio tanto quanto gli studenti delle altre facoltà, abbiamo l'obbligo di frequenza e siamo costretti ad accumulare più crediti possibili per poter accedere agli anni successivi, vogliamo ora e subito l'equivalenza e l'equipollenza del nostro titolo.
NO ALLE UNIVERSITA' AZIENDE
NO AI MECENATI PRIVATI NELLE ACCADEMIE
NO ALLA RIFORMA GELMINI, IMPOSIZIONE DALL'ALTO DI UN MODELLO SOCIALE MODERNO-FASCISTA
VERSO IL 14 DICEMBRE ... LA LOTTA CONTINUA!

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