sabato 4 dicembre 2010

Continuano le mobilitazioni contro il ddl Gelmini.



Da Palermo, una settimana di lotte:
La notte tra Lunedì 29/11 e Martedì 30/11, contemporaneamente vengono appesi 30 manichini nei pressi del rettorato e vengono scaricati sacchi dell'immondizia davanti l'ingresso dell'ex provveditorato agli studi.
Martedì 30/11 blocchi stradali e manifestazioni non autorizzate hanno letteralmente paralizzato la città. Come nei giorni precedenti gli studenti medi sono usciti dalle loro scuole con cortei spontanei ricongiungendosi nella centrale Piazza Croci per poi proseguire in corteo per le vie del centro bloccandolo. Gli universitari in mattinata hanno occupato la Cattedrale e in seguito una parte si è diretta verso Via Regione Siciliana (il tratto autostradale che attraversa la città) bloccandola, bruciati anche dei copertoni. Un altro spezzone universitario si è diretto verso quello degli studenti medi bloccando il porto, arterie principali della città e in seguito la stazione ferroviaria Notarbartolo.
Complessivamente sono scesi in piazza 50.000 studenti e studentesse.
Dopo un' intera giornata di cortei, alla notizia dell'approvazione del ddl in serata, circa 200 studenti prettamente universitari, hanno occupato la sede del comune a Piazza Pretoria.
Gli occupanti si sono riuniti in assemblea nel salone del consiglio comunale, presente una larga rappresentanza delle varie facoltà palermitane tra cui studenti di lettere e filosofia occupata, scienze occupata e accademia di belle arti nonché una rappresentanza di studenti medi di varie scuole. L'assemblea ha deciso all'unanimità di proseguire le occupazioni di scuole e facoltà almeno fino al 14 (quando si voterà la fiducia al governo) con il fine di organizzare una grande mobilitazione contro il governo.
Mercoledì 01/12sera un corteo di circa 200 studentesse e studenti partito dalla facoltà di scienze politiche ha bloccato nuovamente il centro storico dalle 20:00 alle 22:00.
Giovedì 02/12: si intensifica la protesta con l'occupazione dell'Accademia di Belle Arti che ha sede nel palazzo storico Santa Rosalia e l’occupazione di Architettura. Questo è il breve comunicato degli studenti dell’Accademia di Belle Arti: “Saluti di lotta dall'accademia occupata di Palermo a tutti gli studenti che lottano attivamente per dare la spallata a questo governo. Questa mattina abbiamo occupato a maggioranza ed è in corso la strutturazione di una didattica autogestita e l'apertura degli spazi dell'accademia alle soggettività esterne. Ci teniamo a precisare che all'accademia vi è il blocco totale delle lezioni. L'accademia da ora è una base di lotta 24 ore su 24. Seguiranno comunicati e documenti. Fate girare.”
Venerdi 03/12: Cortei, occupazioni, striscioni e cori: oggi gli studenti palermitani sono scesi nuovamente in piazza contro la riforma Gelmini, paralizzando ancora la città. Un sit-in nella centralissima piazza Politeama, decine di studenti distesi a terra all'incrocio tra via Emerico Amari e via Ruggero Settimo, un blitz a Ingegneria per bloccare la cerimonia del «Premio nazionale all'Innovazione» e un altro nel teatro Massimo. Un corteo formato da circa duemila ragazzi, poi, ha paralizzato il traffico per le vie del centro di Palermo, bloccando le auto in piazza Indipendenza e corso Vittorio Emanuele, davanti alla Cattedrale. Sentendo i cori degli studenti molti negozianti sono usciti battendo le mani e la gente si è affacciata ai balconi.
da Palermo a Torino centinaia di migliaia di studenti rispondono con la lotta alla propaganda del governo e dei suoi lacchè.
Quando Berlusconi dice che gli studenti sono a studiare e non vanno in piazza, forse si riferisce ad un' infima minoranza figlia dell'alta borghesia che è già predestinata per sua appartenenza di classe ad essere futura classe dirigente (sfruttatrice) non di certo a quelle centinaia di migliaia che sono figli dei lavoratori e del popolo, chi in sostanza sono escluse per censo dal "diritto allo studio". Questa riforma classista colpisce i figli del proletariato e della classe lavoratrice a cui si vorrebbe fare pagare quest'ultima crisi capitalistica.
Finalmente anche in Italia, dopo la Grecia, la Francia e la Gran Bretagna, gli studenti scendono in massa contro un sistema sociale che" produce" solo disoccupazione, miseria e guerre...
Come a Londra, anche a Roma si assaltano i palazzi del potere, i "santuari della democrazia"( borghese) così come li chiamano i vertici delle forze dell'ordine ed il ministro dell'interno Maroni.
La "democrazia" che fa gli interessi dei grandi banchieri e capitalisti a discapito dei diritti conquistati dopo decenni di lotta.
Di fronte questo scempio sociale e ad un governo formato da veline con a capo il grande puttaniere Berlusconi , assaltare il palazzo che consacra questo stato di cose presenti è il minimo che possiamo fare.
Come abbiamo gridato numerosi in questi giorni:
Cosa vogliamo? Vogliamo tutto! Questo sistema deve essere distrutto!
È necessario che gli studenti siano affiancati dai lavoratori per dare una spallata e fare cadere questo governo. È necessario lo sciopero generale subito!
Ribellarsi è giusto!
Red block
Palermo 02/12/2010

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