mercoledì 13 maggio 2009

G8 UNIVERSITY STUDENTS PALERMO 8-9 MAGGIO. RIFLESSIONI POST-CORTEO

Anche Palermo ha avuto il dispiacere di “ospitare” uno degli ennesimi g8 preparatori in vista di quello finale che si terrà probabilmente all’Aquila (ulteriore provocazione del governo dei padroni verso il popolo abruzzese) .
Una città blindata con tanti disagi per i cittadini non più liberi di spostarsi nel cuore della città per i 2 giorni del vertice. Infatti la principale arteria di Via Roma all’altezza di piazza San Domenico (dove si svolgeva il vertice) era parte integrante della “zona rossa”.
Ancora una volta , in piena crisi (creata dalle loro politiche economiche) che si traduce in impoverimento dei proletari e delle masse popolari in genere tramite licenziamenti, casse integrazioni a cui si aggiungono i morti sul lavoro, tutto nel nome del profitto, i rappresentanti delle 8 potenze imperialiste ( USA , Giappone, Germania, Inghilterra, Francia. Germania, Italia, Canada e Russia) in compagnia di alcune potenze emergenti (India,Cina,Brasile,Messico, Sud Africa e altri) si sono riunite.
Il g8 a Palermo rappresenta l’ennesima provocazione : una passerella inutile con sperpero di denaro pubblico e negazione della libertà di movimento dei palermitani nella loro città.
È chiaro che il g8 non può essere considerato un interlocutore degno di tale nome, ancor più in questo ultimo g8 università dove, si finge ipocritamente di interpellare gli studenti facendoli partecipare al summit , quando in realtà i cosiddetti “studenti meritevoli”altro non sono che studenti selezionati dall’alto.
I veri studenti che vivono quotidianamente i problemi causati dalle riforme scolastiche non erano di certo quelli invitati al summit.
Sempre più in Italia così come in UE e in tutto il mondo le condizioni degli studenti peggiorano:
aumento delle tasse anno dopo anno rendendo ciò che dovrebbe essere un diritto inalienabile un privilegio di classe, diminuzione dei servizi, peggioramento della qualità dell’istruzione, privatizzazioni con lo scopo di subordinare la cultura alle necessità delle aziende ovvero al modo di produzione capitalista.
Non a caso le proteste studentesche si susseguono in tutti i paesi europei e del mondo.
Pochi giorni prima del vertice la questura nega agli organizzatori del corteo ( “onda anomala” università Palermo e coordinamento “contro g8” Palermo) l’autorizzazione al corteo di transitare per via Roma.
Segue una pessima presa di posizione degli organizzatori che alleghiamo sotto.

Un pessimo comunicato:

Palermo: vietata via Roma al corteo No-G8
In un clima nazionale che da Roma a Bologna è scandito dall'attuazione di protocolli "anti protesta" conformi al presunto allarme sicurezza, anche a Palermo arrivano limitazioni ingiustificate e autoritarie alla libertà di manifestare attraverso vessatori divieti e sbarramenti per lo svolgimento dei cortei. Ieri alcuni portavoce dell'Onda Anomala dell'Università di Palermo e del Coordinamento CONTRO G8 Palermitano hanno presentato alla questura di Palermo la richiesta di autorizzazione al percorso per la manifestazione-corteo di protesta da attuare venerdì pomeriggio 8 maggio nei confronti del G8 University students summit che si terrà nella città l'8 e 9 maggio presso il Museo di Storia Patria. La questura, pur dichiarandosi aperta al dialogo, preclude categoricamente al corteo il passaggio per via Roma, una delle principali arterie della città. Il capoluogo siciliano conosce già politiche di militarizzazione e repressione rivolte verso le parti deboli della popolazione come i senza casa, i dissenzienti come i centri sociali e quanti altri si impegnano nelle battaglie sociali per la salvaguardia dei diritti umani troppo spesso violati. Con le tre giornate siracusane di contestazione, organizzate dal Coordinamento regionale siciliano Contro G8 in coincidenza del G8 ambiente, era stata data ampia e inequivocabile dimostrazione di volontà e capacità di manifestare con equilibrio, e sintonia con la popolazione, al punto da far sgretolare il teorema appositamente ordito per additare come violenti e facinorosi i manifestanti. Oggi vorremmo contare sull'esperienza siracusana come segnale di controtendenza rispetto a fatti gravissimi che hanno segnato certi eventi di protesta sociale in occasione di altri G8. Tuttavia diffidenza e resistenza che oggi incontriamo a Palermo, nel proporre regolari iniziative e nel richiederne riconoscimento, ci spingono a diffidare degli interlocutori e a sospettare che negazione e repressione rappresentino l'unico strumento che il governo italiano sa adottare per difendere l'irresponsabilità e l'insostenibilità delle sue scelte.Contro il moltiplicarsi di questi attacchi alla libertà di espressione e dissenso, invitiamo cittadinanza, associazioni, sindacati, partiti, intellettuali a mobilitarsi per affermare con determinazione il diritto a manifestare e per riappropriarsi della città anche attraverso la partecipazione al corteo dell'8 maggio.

"ONDA ANOMALA" UNIVERSITÀ PALERMO
COORDINAMENTO "CONTRO G8" PALERMO

Le parti del testo che abbiamo sottolineato sono quelle che non condividiamo e che respingiamo.
Cosa vuol dire “capacità e volontà di manifestare con equilibrio al punto da far sgretolare il teorema appositamente ordito per additare come violenti e facinorosi i manifestanti”?
Per i motivi elencati all’inizio tali vertici sono totalmente illegittimi e vanno contrastati con tutta la forza e la rabbia che i veri rivoluzionari hanno manifestato recentemente in altre occasioni simili come a Londra e a Strasburgo. La manifestazione svoltasi durante il G8 sull’ambiente di Siracusa è stata una semplice (inutile) sfilata, organizzata come tale dai soliti individui che cercano visibilità nei social forum e che non vogliono che gli si rovini la festa.
In questo senso, a proposito delle “ tre giornate siracusane di contestazione “ sarebbe più appropriato parlare di tre giornate di” contro-passerella” chiamata social forum. Gli stessi individui che pronti ad additare i manifestanti violenti e i facinorosi si rivelano per quello che realmente sono : sbirri di movimento!
Evviva “i violenti e i facinorosi” contro il g8 diciamo noi ! Solo la violenza rivoluzionaria può sconfiggere il capitale, le passerelle e i social forum lasciamole ai piccoli-borghesi che vanno tenuti lontani dalle nostre fila.
Oggi vorremmo contare sull'esperienza siracusana come segnale di controtendenza rispetto a fatti gravissimi che hanno segnato certi eventi di protesta sociale in occasione di altri G8”
Come sopra dichiarazioni da “presa di distanze
”.
I fatti gravissimi avvenuti durante tali meeting sono secondo noi la sospensione dei diritti di libera circolazione delle persone, di espressione , la militarizzazione e conseguente repressione da stato di polizia e moderno fascismo.
Ricordiamo che a Genova la polizia ha sparato e più di una volta, in uno di tali “fatti gravissimi” il giovane compagno Carlo Giuliani ha perso la vita.
Non dimentichiamo i fatti di Bolzaneto e della scuola Diaz dove i fascisti in divisa hanno massacrato a sangue freddo decine di giovani e manifestanti, questi “fatti gravissimi” i veri rivoluzionari non li dimenticheranno mai e gridano ancora vendetta!
Pochi mesi fa a durante il g20 a Londra un edicolante finito il turno di lavoro e sfortunatamente trovatosi in mezzo ad uno dei tanti cortei di protesta è stato ucciso dalla “civile polizia inglese”.
La prima dichiarazione ufficiale delle autorità,rivelatasi successivamente una montatura, è stata quella di un malore e conseguente infarto, anzi ,continuavano le autorità, le forze dell’ordine hanno tentato di soccorrere il malcapitato, ma hanno avuto difficoltà a causa del fitto lancio di oggetti dei “violenti e dei facinorosi”.
Stesso tono usato dagli organizzatori nel pessimo comunicato appena commentato.
In tutti i modi, contro tutto questo, lo scorso venerdì circa 300 tra studenti e lavoratori precari sono scesi in piazza denunciando con slogan i tentativi dei governi di far pagare la crisi agli studenti, ai lavoratori e alle masse popolari anche tramite questi summit, la militarizzazione della città, l’impossibilità che gli “8 grandi” possano e vogliano risolvere una crisi da loro creata.
I giovani e i compagni presenti hanno espresso la loro giusta ribellione in prossimità dell’illeggittima zona rossa rappresentata da 4 inferriate antisommossa di 2 metri l’una nel bel mezzo di via Roma. I giovani ribelli hanno preso a calci la barriera riuscendo ad aprirla, è seguita una carica di alleggerimento della polizia. In tale occasione i compagni a parte fronteggiare gli sbirri (cosa scontata) hanno avuto anche delle grane con gli sbirri di movimento i quali non vogliono che gli si rovini la parata pacifica, tanto dalla saggezza della loro veneranda età sanno ciò che è giusto e ciò che è sbagliato e d'altronde sono ormai troppo grandi per subire sulla loro pelle le orribili riforme dell’istruzione quindi passano il tempo a fare i vecchi militanti boriosi e falliti ex sessantottini che fa molto chic (radical).
Alla fine del corteo dopo questo episodio che potremmo definire “normale” e dovuto in tali occasioni, ma sicuramente non paragonabile alle scene di guerriglia urbana durante i già citati vertici di Londra e Strasburgo, ecco arrivare un altro pessimo comunicato a firma di due “vecchi” militanti del tipo descritto sopra.

Al peggio non c’è mai fine:

pierocosta/finellagiordano REPORT sull'8 maggio.
MANIFESTAZIONE contro g8 university Presenti molti più attivisti del coord contro g8 di catania rispetto a quelli del coord palermitano. Svolgimento del corteo "regolare" con meno di 300 persone da piazza massimo al punto di girata da via roma per via-piazza venezia.Il resto, ovvero l'accaduto sul punto di girata, è fedelmente riportato da Laura (se non sbaglio nome) Brunetto su repubblica di ieri sabato 9 come sintesi della cronaca telefonica del sottoscritto (chiamato per mandato dell'ansa di palermo), appena un minuto dopo il rientro nel percorso previsto (via venezia bassa-piazza venezia) da parte del piccolo spezzone di testa (non più di 30 persone) autore della fermata con qualche incidente, ovviamente non previsto, di fronte alla rete posta di traverso a via Roma una decina di metri prima dell'ingresso principale del teatro biondo.

Continua il tono da sbirro e da “prese di distanze”.
Continueremo a rivendicare la giusta ribellione dei giovani proletari e rivoluzionari contro le politiche del capitale ma anche contro la piccola borghesia opportunista che si annida tra le nostre fila.
Durante la manifestazione il vero “coordinamento contro il g8” era rappresentato da tutti quei giovani compagni e militanti rivoluzionari presenti a fronteggiare l’ennesimo divieto dello stato di polizia e del moderno fascismo, tutto il resto sono solo chiacchiere sterili.
Il giorno dopo il corteo si apprende dalle agenzie che 10 degli studenti scesi in piazza sono stati identificati. Invitiamo tutti i compagni rivoluzionari e sinceri democratici a denunciare l’ennesimo atto repressivo contro chi si ribella a chi ci sfrutta quotidianamente. Sicuramente l’ultimo comunicato a firma Piero Costa/ Finella Giordano è in piena sintonia con la repressione di stato.
Di conseguenza si devono comportare i singoli compagni e le organizzazioni rivoluzionarie:
È necessario iniziare a fare da spartiacque e non mischiarsi a tali individui, coordinamenti “contro g8” di questo tipo non servono le masse e chi si ribella ma sono funzionali al g8 stesso.
È necessario polarizzare le forze genuinamente ribelli e rivoluzionarie stando alla larga e allontanando i finti rivoluzionari che spesso neanche si ritengono tali.

Red Block


locandina preparatoria per il G8 university summit a Palermo

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