mercoledì 20 maggio 2009

CONTRO IL GENOCIDIO DEL POPOLO TAMIL

Dallo scorso Novembre con il pretesto della “lotta al terrorismo” utilizzato ormai da tutti i governi per reprimere ogni forma di opposizione interna, il governo dello Sri Lanka ha sferrato una micidiale offensiva militare verso i territori che erano controllati dalle LTTE (Tigri per la Liberazione del Tamil Eelam) organizzazione di liberazione nazionale del popolo Tamil. E’ stato perpetrato ed è ancora in atto un vero e proprio genocidio da parte del governo cingalese per mezzo del suo esercito verso il popolo Tamil.
Impossibile non notare i parallelismi con l’ultima aggressione subita dai palestinesi di Gaza da parte di Israele:
Il territorio interessato dagli scontri è stato “ripulito” da osservatori internazionali,giornalisti, organizzazioni umanitarie ecc. neanche la croce rossa internazionale ha avuto il permesso di soccorrere le vittime dei bombardamenti.
Tentativo di diffamare la resistenza organizzata del popolo Tamil, addirittura paragonando il leader del LTTE a Bin Laden, accusate le Tigri di uso di civili come scudi umani
Uso di armi non convenzionali come cluster bombs e al fosforo bianco

Una differenza nel parallelismo è che purtroppo non c’è stata quella grande mobilitazione di solidarietà a livello mondiale come successo per i palestinesi, eccezione fatta per la stessa comunità Tamil presente in altri paesi al di fuori dello Sri Lanka e pochi altri.
Sostenere il popolo Tamil è importante quanto sostenere il popolo palestinese e qualsiasi altro popolo che si ribella per ottenere il proprio sacrosanto diritto all’autodeterminazione.
Ogni popolo oppresso ha diritto al ricorso delle armi che non è terrorismo!
Il terrorismo è quello che le forze armate dello Sri Lanka hanno perpetrato contro la popolazione civile Tamil in maniera subdola e crudele.
Migliaia di persone (date le uniche fonti governative cingalesi è ancora impossibile determinare il numero anche approssimativo delle vittime) sono morte sotto le macerie di ospedali e altri edifici civili bombardati dall’artiglieria cingalese, migliaia sono i morti sotto le bombe nella cosiddetta
“no fire zone” rivelatasi successivamente una trappola.
Con l’inganno numerosi civili tamil sono stati attirati in questa zona “sicura” per poi essere successivamente uccisi senza pietà.
Dietro la lotta al terrorismo si cela la volontà ,con metodi ingannevoli e per mezzo del terrorismo di stato, di sfiancare l’eroismo di un popolo che resiste da circa 30 anni sterminandolo.
Le uniche testimonianze che non siano quelle governative si hanno dai pochi fortunati riusciti a fuggire dalla zona di guerra e dai rastrellamenti dell’esercito cingalese come Varuvel (nome fittizio di un operatore umanitario riuscito a sopravvivere) che parla di “persone morte per strada come fossero animali'' e aggiunge anche che ''tutti volevano fuggire perché era una situazione disumana.
Donne, bambini, malati, anziani hanno vissuto senza nulla: niente cibo, medicine, servizi igienici; stipati in tende di tre quattro metri''.
È importante diffondere l’informazione, quella vera, non distorta dai media in mano alla classe denominate che distorce le notizie a sua convenienza e piacimento.
La vera informazione serve per creare la solidarietà verso un popolo che adesso subirà la repressione del governo cingalese dello Sri Lanka in maniera ancora più brutale e che maschererà i suoi atti di genocidio e pulizia etnica come ha fatto in questi mesi con la scusante della “lotta al terrorismo”.
Il governo cingalese è noto per eliminare fisicamente gli oppositori politici e i giornalisti (anche cingalesi) che hanno trattato la questione Tamil mettendo in luce i crimini del governo.
A Palermo abbiamo il piacere di conoscere molti appartenenti alla comunità Tamil con cui abbiamo condiviso momenti di lotta in piazza per spezzare il muro del silenzio che si è avvolto intorno alla vicenda di questo popolo, ma con cui abbiamo anche il piacere di condividere momenti di “vita quotidiana”, anche in queste occasioni notiamo la dignità di un popolo costretto contemporaneamente all’esilio e alla guerra in patria ma che in entrambi i casi l’ultima cosa a cui pensa e la sconfitta o la capitolazione.
La storia ci insegna che la libertà di un popolo non può essere spezzata neanche dagli eserciti più potente del mondo.
Ce lo ha insegnato il nostro stesso popolo contro l’oppressione nazi-fascista durante la Resistenza partigiana, il popolo cinese contro l’imperialismo giapponese, il popolo vietnamita vittorioso contro l’imperialismo americano, ce lo ricordano quotidianamente i palestinesi,gli iracheni, gli afghani che tra mille stenti e con un indubbia disparità di forze a favore dei loro invasori trovano quotidianamente la forza di resistere e di opporsi.
In questo momento non servono le differenze politiche, chiunque ami la libertà sia esso un sincero democratico o un rivoluzionario “di qualsiasi tendenza” ha l’obbligo di appoggiare senza se e senza ma la resistenza di un popolo e la forma organizzativa che esso scelga di darsi.
Da parte nostra non nascondiamo la nostra identità maoista che ci porta ad “una vicinanza naturale “ con forze politiche di analogo orientamento che organizzano la resistenza dei popoli e dei proletari in Guerre popolari di lunga durata come in Nepal, India,Perù,Filippine,Turchia/nord Kurdistan o ai partiti comunisti maoisti in generale che organizzano i proletari e i movimenti di opposizione sparsi per il globo.
Questo non ci crea problemi nel dire che chiunque, anche che si ritenga comunista e in base a questo “principio meramente identitario” che trascende da un analisi concreta
materialistico - dialettica, non appoggi le forme che il popolo palestinese o tamil si danno come possono essere Hamas in Palestina (quella principale) e LTTE oggettivamente fa un favore all’imperialismo e alle sue “interposte persone”in giro per il mondo come Israele e lo Sri Lanka.

È necessario che le forze rivoluzionarie di tutto il mondo organizzino momenti d di solidarietà antimperialista verso tutti i popoli oppressi e quindi anche verso il popolo Tamil



Tamil Eelam libero!

La lotta dei popoli non è terrorismo!

Il vero terrorismo sono le bombe dell’imperialismo e dei suoi governi lacchè!

Il vero terrorista è il governo cingalese!


Red Block
Proletari Comunisti

palermo 20-5-09

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