Piazza di Guerra. Così si definisce la situazione che si è
creata nel centro di Rio de Janeiro per tutto il pomeriggio di martedì 6
dicembre. Dipendenti pubblici si sono riuniti in migliaia e hanno affrontato
le truppe antisommossa della Polizia
Militare e della Forza Nazionale per almeno sei ore consecutive senza
interruzioni. In quel giorno, l'Assemblea legislativa (Alerj) ha iniziato la
votazione del pacchetto di misure antipopolari dell’amministrazione di Luiz
Fernando Pezao/PMDB.
Durante tutto questo tempo, la
repressione ha lanciato una vera pioggia di gas lacrimogeni e bombe ad effetto
stordente, ma ha ricevuto la risposta dalla furia popolare, che ha lanciato
pietre, bottiglie, oggetti vari e molti fuochi d'artificio contro gli agenti di
polizia. Alcuni soldati della polizia militare, con un gesto assurdo, hanno
fatto irruzione nella Chiesa di St. Joseph, e dalla finestra dell’edificio,
hanno sparato contro i manifestanti. Molte persone sono state colpite da
proiettili di gomma sparati dagli scagnozzi della repressione.
Dopo gli scontri davanti
all’Alerj, le truppe d'assalto della polizia militare si sono mosse in avanti e
lo scontro si è esteso alle vie adiacenti fino alla Avenida Rio Branco. I
venditori ambulanti e molti lavoratori che passavano dalla zona si sono uniti
alla protesta e alzato barricate di fuoco, soprattutto nel Buraco do Lume (lago
al centro di Rio, ndr). Bombe di gas lacrimogeni sono stati sparati a caso
colpendo persone che non partecipavano alla manifestazione. La polizia ha usato
mezzi blindati per disperdere la folla, ma invano, perché ad ogni mossa della
polizia la rivolta popolare aumentava.
In realtà, come avevano promesso, i lavoratori di Rio non
lasceranno passare facilmente le proposte dei tagli ai salari e ai diritti e
radicalizzeranno le loro proteste contro gli eccessi del "governo"
statale. Questa è la "democrazia" brasiliana. Il popolo si vede
tagliare i propri diritti in modo vile e quando protesta viene represso dalla
polizia. I deputati che erano all'interno dell’Alerj, banditi nemici del
popolo, hanno approvato, mercoledì, una mozione di ringraziamento alla polizia
militare.
dalla redazione di A Nova Demmocracia
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