la repressione non ferma ma alimenta la ribellione!
Da Infoaut
Nuova giornata di lotta in zona universitaria a Bologna,
contro la mensa più cara d'Italia e la vergognosa gestione militare della
Questura della vertenza studentesca che da più di due anni va avanti in città.
Anche oggi, nella totale assenza di presa di parola politica
da parte dell'Università, ad andare in scena è stata una nuova violentissima
giornata di cariche contro gli studenti e le studentesse, con annesso
inseguimento per le strade limitrofe a piazza Puntoni fino in via Irnerio.
Cariche e inseguimenti che non hanno impedito che la
partecipazione fosse alta, come e più delle giornate di lotta della settimana
scorsa, con gli studenti che continuano a chiedere una contrattazione vera di
fronte al silenzio di Univeristà, Ergo e Elior, la società che gestisce la
mensa, facendo quotidianamente milioni di euro di profitto sulla testa degli
iscritti all'Alma Mater.
Sette i fermi effettuati, con cinque compagni
successivamente tradotti in arresto e due invece liberati; il resto dei
manifestanti, diverse centinaia di persone che in tutto hanno subito tre
violente cariche, effettuate anche nei confronti di chi rimaneva a terra, si è
poi ricompattato e ha raggiunto unito piazza Scaravilli, in prossimità della
sede del Rettorato.
Immediatamente tanti e tante si sono iniziati a radunare per
chiedere ad alta voce la liberazione dei compagni ancora nelle grinfie della
Questura, segnalando le responsabilità politiche dell'ateneo; dopo una veloce
assemblea si è consumato un pranzo offerto dalla rete Eat The Rich, anche in
questo caso solidale con la lotta in corso.
Il dato politico da sottolineare è ancora una volta
l'incredibile prova di forza della celere, la quale è ormai l'unico attore
politico rimasto in città e che si abbatte, nel silenzio complice delle
istituzioni, su legittime lotte studentesche sul terreno del welfare! mensa5
Tace completamente un'amministrazione universitaria che
sembra vivere su un altro pianeta, per non parlare delle istituzioni politiche
cittadine che ormai hanno delegato alla Questura l'unica e ultima voce in
qualsiasi caso emergano tensioni sociali. Rimane in città ad occuparsi delle
questioni dell'impoverimento e dei diritti solamente chi si oppone alla
situazione attuale come gli studenti e le studentesse scese in piazza oggi con
grande determinazione!
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