Sono tre anarchici milanesi che erano già in carcere per gli scontri del maggio 2013 a Chiomonte. Tra una settimana la sentenza della Corte d'Assise per gli altri quattro del movimento su cui pesa la grave accusa
All'indomani degli incidenti che hanno di nuovo bloccato la Valsusa nel weekend dell'Immacolata, altri tre anarchici del movimento No Tav, sono stati accusati di terrorismo. Questa mattina infatti sono stati notificate in carcere le ordinanze di misura cautelare del gip do Torino per Lucio Alberti, Graziano Mazzarelli, e Francesco Nicola Sala, tutti milanesi, che già erano detenuti per l'attacco al cantiere Tav del 13 e 14 maggio 2013.
A loro tre non era stato contestato il reato di terrorismo al momento dell'arresto nel luglio scorso come era stato fatto invece sempre per gli incidenti di quei due giorni un anno fa con gli altri anarco insurrezionalisti Claudio Alberto, Nicolò Blasi, Mattia Zanotti e Chiara Zenobi cui erano stati contestati i reati di attentato con finalità di terrorismo od eversione, olre a molti altri. I quattro sono adesso processati davanti alla Corte di Assise di Torino che, il 17 dicembre, dovrebbe emettere la sentenza conclusiva.
Alberti, Mazzarelli e Sala avevano "scampato" l'accusa più grave vista la pronuncia della Corte di Cassazione del 15 maggio 2014 che annullava con rinvio la precedente ordinanza nei confronti dei quattro "compagni" relativamente alle contestazioni con finalità di terrorismo-
Adesso però, eseguiti i dovuti approfondimenti investigativi e "in ossequio ai principi statuiti dalla Suprema Corte", la Procura di Torinoha deciso di contestare anche a loro l'accusa di terrorismo. Contestualmente, sono state eseguite perquisizioni nelle celle dei tre che hanno portato al sequestro di vario materiale.
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