venerdì 1 giugno 2012

24 novembre - Amburgo - conferenza internazionale di sostegno alla guerra popolare in india

Appoggiare la guerra popolare in India!

I padroni del sistema imperialista mondiale portano avanti un'offensiva contro i popoli del mondo. Guerre di aggressione imperialiste come quelle contro Iraq, Afghanistan e Libia hanno segnato l'inizio del secolo e
stanno preparando la prossima guerra contro la Siria, l'Iran o chissà chi altro, perché una cosa è certa, non si fermeranno per loro volontà. Allo stesso tempo, scaricano sui popoli le conseguenze della crisi, specie sui popoli delle nazioni oppresse, ma anche negli stessi paesi imperialisti, dove la classe operaia è costantemente calpestata e i suoi diritti fondamentali vengono rapidamente cancellati. In questa situazione, il fascismo non è una minaccia vaga, ma una forza agente.

Allo stesso tempo, gli imperialisti distruggono sistematicamente il pianeta.
Tutto ciò è ben noto. Dimostra che l'imperialismo è reazione su tutta la linea, dimostra che l'imperialismo non è compatibile col progresso dell'umanità e neppure con la sopravvivenza di una parte sempre più grande della popolazione mondiale. "La fine della storia" che gli imperialisti hanno annunciato a gran voce dalla degli anni novanta è un inferno per il proletariato e dei popoli del mondo, ma più oppressione catena più
resistenza, e così, dal Perù alle Filippine, dalla Gran Bretagna alla Cina, dalla Colombia al Kurdistan, dalla Nigeria alla Grecia, i paesi in tutto il mondo vogliono l'indipendenza, le nazioni la liberazione, e i popoli la
rivoluzione.

Questa è la base di una corrente che seppellirà l'imperialismo, ma il problema è che in molti casi la lotta contro imperialismo si limita alla sola resistenza senza altra prospettiva che la propria sopravvivenza.
Perciò, per sviluppare queste lotte come una poderosa ondata di lotta antimperialista e rivoluzionaria, occorre un fattore cosciente e organizzato che sia in grado di dirigere conseguentemente la lotta fino a stabilire il
Potere popolare. Per questo vale la pena di rivolgere lo sguardo all'India.

L'India, e quello che le classi dominanti presentano cinicamente come la "Via indù" è un esempio di quello che porta lo "sviluppo" dell'imperialismo, un paradiso per i ricchi e l'inferno per il popolo. I patrimoni delle 53 persone più ricche del paese è pari al 31% del PIL, mentre il 77% della popolazione vive con meno di 20 rupie al giorno (circa 50 centesimi di euro). Ogni giorno 5.000 bambini muoiono per fame e malnutrizione, quasi due milioni di bambini morti all'anno. La percentuale delle persone che
soffrono la fame è superiore a quella dell'Etiopia. La crisi agraria, conseguenza diretta della politica imperialista, è sempre causa di estrema misera per i contadini e di un'ondata di suicidi di centinaia di migliaia di contadini disperati che si tolgono la vita. "La più grande democrazia del mondo" è un paese in cui la grande borghesia e i latifondisti fanno ciò che vogliono. Un paese dove il sistema delle caste è ancora intatto. Le diverse minoranze, nazionalità e popoli diversi devono sopportare di vivere in una "prigione dei popoli".

Per incrementare lo sfruttamento imperialista sono state istituite le Zone Economiche Speciali, dove le cosiddette "multinazionali" sono libere di operare senza vincoli. Decine di milioni di persone sono costrette a
diventare profughi nel loro paese, espulsi dalla terra dove i loro antenati hanno sempre vissuto, per permettere al capitale di razziare le materie prime. Potremmo fare molti altri esempi, fino a riempire un libro, ma la questione è chiara: la rivoluzione antimperialista e antifeudal è una necessità per la stragrande maggioranza del popolo dell'India.

Questa rivoluzione è in corso. Sotto la direzione del Partito Comunista dell'India (Maoista) si sta sviluppando una guerra popolare, definita dagli esponenti più importanti delle classi dominanti la più grande minaccia per il sistema. Nelle campagne ci sono migliaia di organizzazioni di vero potere popolare. Nei Comitati Popolari Rivoluzionari hanno iniziato a stabilire il loro Stato quelli che per secoli hanno avuto nulla. Organizzano con le proprie forze una società dove non c'è fame, dove ci sono istruzione e la salute, dove la terra è proprietà di chi lavora. Lì non ci sono più latifondisti né servi degli imperialisti, le esigenze delle masse sono la legge, vive la vera democrazia, la nuova democrazia del popolo. Nelle città le organizzazioni di massa avanzano per salti. A febbraio di quest'anno la classe operaia indiana ha realizzato il più grande sciopero della storia dell'umanità, con la partecipazione di 100 milioni di persone, e le
classi dominanti sono terrorizzate dalla crescente influenza dei maoisti. La guerra popolare scuote la società dalle fondamenta più profonde.

Ovviamente le classi dirigenti e i loro padroni imperialisti non se ne stanno tranquilli a braccia conserte a guardare il movimento rivoluzionario che avanza. Agiscono come hanno fatto sempre e ovunque, cercando di soffocare nel sangue la lotta del popolo. "Specialisti" della lotta anti-sovversiva sono giunti dagli Stati Uniti e dal Mossad di Israele per collaborare sul campo con le forze repressive. Forze paramilitari dello Stato combattono quotidianamente contro la guerriglia, paramilitari organizzati e armati militarmente. Esercito e aviazione prendono sempre parte ai combattimenti. Lo stato reazionario ha scatenato barbare campagne
quali, tra la altre, Salwa Judum, "Green Hunt", e applica una politica paragonabile alle campagne dei nazisti contro le resistenze antifasciste nella seconda guerra mondiale, praticando sistematicamente assassinii,
torture e "sparizioni" contro i dirigenti rivoluzionari.

Ma il popolo non si fa schiacciare. La guerra popolare avanza senza fermarsi col chiaro obiettivo della presa del potere. Ciò è possibile in quanto quel fattore cosciente e organizzato di cui abbiamo parlato, esiste ed è in grado di dirigere coerentemente la lotta fino in fondo. La loro è una lotta giusta ed è un dovere internazionalista darle il nostro pieno e saldo appoggio. La guerra popolare in India deve fondersi con la lotta dei popoli di tutto il mondo ed essere parte della grande corrente rivoluzionaria che infine sconfiggerà l'imperialismo. Lo sviluppo di un movimento antimperialista conseguente in un paese di 1,2 miliardi di persone, farà sì che cambino i rapporti di forze tra imperialismo e popoli oppressi, e sarebbe perciò una
grande spinta per le forze rivoluzionarie in tutto il mondo. Appoggiare questo movimento non significa solo osservare un dovere, ma serve anche a fare avanzare il movimento in tutti i paesi.

E' in questo senso che il 24 novembre di quest'anno organizziamo ad Amburgo una conferenza internazionale. ci aspettiamo che questa conferenza dia un impulso importante al movimento internazionale di sostegno alla Guerra in India. Delegazioni da diversi paesi vi parteciperanno e porteranno le loro
esperienze e idee su come far crescere questa campagna a un livello superiore. Vogliamo che questa sia una conferenza in cui esprimano l'iniziativa, l'energia e la volontà antimperialista e rivoluzionaria, di proletari,
donne, giovani, immigrati, artisti e intellettuali progressisti. Non vogliamo che sia solo un atto formale, ma una viva espressione di internazionalismo proletario, che possa servire a fare progressi concreti
nella campagna di appoggio. La conferenza è aperta a tutte le forze coinvolte in questo obiettivo. Perciò:

Tutti alla Conferenza Internazionale di Appoggio alla Guerra Popolare in India!

Bündnis gegen imperialistische Aggression - BGIA (Hamburg)
indien_hh@yahoo.de

International committe support people's war India
csgpindia@gmail.com

per info e adesioni
cgspindia@gmail.com

29-maggio 2012


Support the People's War in India!

The bosses of world imperialist system carry out an offensive against the
peoples of the world. Imperialist wars of aggression as those against Iraq,
Afghanistan and Libya, mark the beginning of the century. They prepare the
next war against Syria, Iran or any other, because one thing is certain,
that they are not going to stop voluntarily. At the same time, they impose
on people the consequences of the crisis, especially on the peoples in the
oppressed nations, but also in the imperialist countries themselves, the
working class is constantly trampled and their fundamental rights are
quickly stolen away. In this situation, fascism is not a nebulous threat,
but an active force. At the same time, the imperialists systematically
destroy the planet. All this is well known. This shows that imperialism is
reaction all along the line, it shows that imperialism is not consistent
with the progress of humanity and, indeed, the survival of an ever larger
part of the world population. "The end of history" that the
imperialists
announced loudly since the nineties, is a hell for the proletariat and
peoples of the world. But, more oppression spurs more resistance, and so,
from Peru to the Philippines, from the British Islands to China, from
Colombia to Kurdistan, from Nigeria to Greece, all around the world, the
countries want independence, the nations liberation, and the peoples
revolution. This is the basis for a current that will bury imperialism. The
problem is, in many cases, that the struggle against imperialism is limited
only to the resistance with no prospect but the mere survival. Therefore, in
order to develop this resistance as a powerful wave of anti-imperialist and
revolutionary struggles, the conscious organized factor is required to be
able to lead the consequent struggle to establish the people's Power.
Hence,
it is worth the effort to take a look on India.

India, which the ruling classes cynically present as the "Shining
India" and
a supposed example of that imperialism brings "development", is a
heaven for
the rich and hell for the people. While the wealth of the 53 richest people
in the country is equal to 31% of GDP, the 77% of the population live with
an income of less than 20 rupees (approximately 50 Euro cents) a day. Every
day 5,000 children die from starvation and malnutrition, that is almost two
million child deaths per year. The percentage of hungry people is greater
than in Ethiopia. The agrarian crisis, a direct result of the imperialist
policy, causes immense misery to the peasantry and results in a wave of
suicides, with hundreds of thousands of desperate peasants who have
committed suicide. "The greatest democracy in the world", is a
country in
which the big bourgeoisie and landlords do what they please. A country where
the caste system is still fully intact. Where different minorities,
different nationalities and peoples are forced to live in a
"prison-house of
nations". In order to increase the imperialist exploitation, they
established Special Economic Zones, where the so-called
"transnational"
companies can operate without limits. Tens of millions of people are forced
to become internal refugees, because they are expelled from the land where
their ancestors have since thousands of years, so that Capital can steal the
raw materials existing there. We could mention many other examples, this
might fill all a book, the question is clear: the anti-imperialistic and
anti-feudal revolution is a necessity for the vast majority of the people of
India.

This revolution is ongoing. Under the leadership of the Communist Party of
India (Maoist) a people's war develops - described by the most important
representatives of the ruling classes as the greatest danger for their
system. In the countryside there are thousands of organizations of the
genuine people's power. In the Revolutionary People's Committees,
those who
for centuries have had nothing have started to construct their own state.
They organize with their own forces a society where there is no hunger,
where there is education and health, and the land belongs to who tills it.
There are no landlords or lackeys of the imperialists. There, the needs of
the people are law. There, they live the true democracy, the new democracy
of the people. In the cities, the mass organizations are advancing by leaps,
in February this year the working class of India has carried out the biggest
strike in history of humanity, involving 100 million people, and the ruling
classes are terrified by the growing influence of the Maoists. The
People's
War stirs the deepest foundations of society.

The ruling classes and their imperialist bosses - how could it be
otherwise? - are not sitting quiet with folded arms watching the advance of
the revolutionary movement. They act as always and everywhere have done;
they seek to drown in blood the struggle of the people.
"Specialists" in
counterinsurgency from U.S. and Israeli Mossad are there to assist on the
field the repressive forces. Paramilitary State forces are fighting daily
against the guerrillas - the so-called paramilitaries are militarily
organized and armed. The Army and Air Force every time more openly takes
part in the fighting. The reactionary state has launched barbaric
reactionary campaigns such as: Salwa Judum, "Green Hunt", among
others, and
implemented a policy that is comparable to the Nazi campaign against
anti-fascist resistance in World War II. They apply systematic murder,
torture and "disappearances" against the revolutionary leaders.

But the people do not summit. The people's war advances without
stopping,
with the clear course in direction of seizing Power. This is possible, since
the conscious and organized factor, which we have spoken about above, exists
and is able to consistently lead the fight to the end. Their struggle is
just and it is an internationalist duty to give them our full and unwavering
support. The People's War in India has to merge with the struggle of
peoples
around the world and be a part of the great revolutionary current that will
ultimately defeat imperialism. The development of a consistent
anti-imperialist movement in a country of 1.2 billion people will change the
balance of forces between imperialism and the oppressed nations, and
therefore it would be a great boost for the revolutionary forces around the
world. To support this movement does not mean only to fulfill an obligation,
but to serve the advancement of our movement in all countries.

It is in this sense that we organize an international conference on 24
November this year in Hamburg. We hope that this conference will be a major
boost to the international movement of support to the People's War in
India.
Delegations from different countries will participate in it and through this
they will bring their experiences and ideas on how to raise this campaign to
a higher level. We want a conference that expresses the initiative, the
energy and the anti-imperialist and revolutionary will of proletarians,
women, youth, immigrants, progressive artists and intellectuals. We do not
want it to be only a formal act, but a living expression of proletarian
internationalism, so that it may serve to give concrete progresses to the
campaign of support. The conference is open to all forces who share this
objective. Therefore:

Everybody to the International Conference in Support of the People's
War in
India!



Bündnis gegen imperialistische
Aggression - BGIA (Hamburg)
indien_hh@yahoo.de

International committe support people's war India
csgpindia@gmail.com

spanish

Conferencia Internacional del 24 de noviembre de 2012 en Hamburgo

¡Apoyar la guerra popular en la India!

Los mandamases del sistema imperialista mundial llevan a cabo una ofensiva
contra los pueblos del mundo. Guerras de agresión imperialista como contra
Irak, Afganistán y Libia marcan el inicio del nuevo siglo. Ellos preparan la
siguiente guerra contra Siria, Irán o contra cualquier otro, porque una cosa
es segura, que ellos no se van a detener por propia voluntad. A la vez,
éstos imponen a los pueblos las secuelas de la crisis, especialmente a los
pueblos de las naciones oprimidas; pero también en los mismos países
imperialistas, la clase obrera es pisoteada permanentemente y sus derechos
fundamentales son arrancados rápidamente. En esta situación, el fascismo no
es un peligro nebuloso, sino una fuerza actuante. Al mismo tiempo, los
imperialistas destruyen el planeta sistemáticamente. Todo esto es muy
conocido. Esto muestra que el imperialismo es reacción en toda la línea, eso
muestra que el imperialismo no se condice con el progreso de la humanidad y,
más aún, con la supervivencia de una parte cada vez más grande de la
población mundial. "El fin de la historia" que los imperialistas
anunciaron
a toda voz desde los años noventa, es un infierno para el proletariado y los
pueblos del mundo; más la opresión acicatea la resistencia, y así, desde el
Perú hasta las Filipinas, desde las Islas Británicas hasta China, desde
Colombia hasta el Kurdistán, desde Nigeria hasta Grecia; en todo el mundo
los países quieren la independencia; las naciones, su liberación; y los
pueblos, la revolución. Tal es la base para una corriente que a de enterrar
al imperialismo, pero el problema reside en muchos casos, en que la lucha
contra el imperialismo se limita sólo a la resistencia sin otra perspectiva
que la propia supervivencia. Por ello, para desarrollar esta lucha como una
ola poderosa de la lucha antiimperialista y revolucionaria, es necesario el
factor consciente y organizado que sea capaz de dirigir la lucha consecuente
hasta el establecimiento del Poder del pueblo. Por lo tanto, vale el
esfuerzo de dar una mirada hacia la India.

La India, lo que las clases dominantes cínicamente presentan como el
"Camino
Indú", es un ejemplo de lo que "trae el desarrollo del
imperialismo"- el
cielo para los ricos y el infierno para el pueblo. Mientras la riqueza de
las 53 personas más ricas del país es igual al 31% del PBI del país, vive el
77% de la población con un ingreso de menos de 20 Rupias (apróximadamente 50
centavos de Euro) al día. Cada día mueren 5,000 niños a consecuencia del
hambre y la desnutrición, esto es cerca de dos millones de niños muertos por
año. El porcentaje de la población que padece hambre es mayor que el de
Etiopía. La crisis agraria, como consecuencia directa de la política
imperialista, causa siempre una inmensa miseria al campesinado y tiene como
consecuencia una ola de suicidios, en la cual cientos de miles de campesinos
desesperados se quitan la vida. "La más grande democracia del
mundo", es un
país en el cual la gran burguesía y los terratenientes hacen los que se les
viene en gana. Un país en el cual el sistema de castas permanece intacto.
Las diferentes minorías, las diferentes nacionalidades y pueblos deben
aguantar vivir en una "prisión de naciones". Para aumentar la
explotación
imperialista, se han establecido Zonas Económicas Especiales, en las cuales
las llamadas empresas"transnacionales"pueden actuar sin límites.
Docenas de
millones de personas son obligadas a convertirse en refugiados internos,
porque son expulsados de la tierra donde desde siempre han vivido sus
antecesores, para que el capital pueda robar las materias primas allí
existentes.Nosotros podríamos mencionar muchos otros ejemplos, esto podría
llenar todo un libro, la cuestión es clara: la revolución antiimperialista y
antifeudal es una necesidad para la inmensa mayoría del pueblo de la India.

Esta revolución está en marcha. Bajo la dirección del Partido Comunista de
la India (Maoísta) se desarrolla una guerra popular - calificada por los más
importantes representantes de las clases dominantes - como el mayor peligro
para el sistema. En el campo existen miles de organizaciones del verdadero
Poder del pueblo. En los Comités Populares Revolucionarios, aquellos que
desde hace siglos no han tenido nada, han comenzado ha establecer su propio
Estado. Ellos organizan con sus propias fuerzas una sociedad donde no existe
el hambre, donde hay educación y salud, y donde quien posee la tierra es
quien la trabaja. Allí no existe terratenientes o lacayos de los
imperialistas. Allí las necesidades de las masas son ley. Allí se vive la
verdadera democracia, la nueva democracia del pueblo. En las ciudades
avanzan por saltos las organizaciones de masas, la clase obrera de la India,
en febrero de este año ha llevado a cabo la huelga más grande en la historia
de la humanidad, con la participación de 100 millones de personas y las
clases dominantes tienen pánico por la creciente influencia de los maoístas.
La guerra popular remueve las más profundas bases de la sociedad.

Como no podría ser de otra manera, las clases dominantes y sus mandamases
imperialistas no se quedan tranquilos con los brazos cruzados viendo como el
movimiento revolucionario progresa. Ellos actúan como siempre y en todo
lugar lo han hecho, ellos buscan ahogar en sangre la lucha del pueblo. Los
"especialistas" de la lucha contrainsurgente"de los Estados
Unidos y de la
Mossad de Israel están allí para asesorar en el terreno a las fuerzas
represivas. Las fuerzas paramilitares del Estado luchan diariamente contra
la guerrilla -los llamados Paramilitares están organizados y armados
militarmente. El ejército y la fuerza aérea toma parte siempre en los
combates. El Estado reaccionario a organizado bárbaras campañas como por
ejemplo: Salwa judum, "Green Hunt", entre otras, y aplica la
política que es
comparable a la campaña de los Nazis contra las resistencia antifascista en
la Segunda Guerra Mundial. Ellos aplican sistemáticamente asesinatos,
tortura y "desapariciones"contra los dirigentes revolucionarios.

Pero el pueblo no se deja aplastar. La Guerra popular avanza sin detenerse
con el claro objetivo de la toma del Poder, esto es posible, ya que el
factor consciente y organizado, del que nosotros hemos hablado, existe y
está en condiciones de dirigir la lucha consecuente hasta el final. Su lucha
es justa y es una obligación internacionalista dar nuestro total y firme
apoyo. La Guerra popular de la India tiene que fundirse con la lucha de los
pueblos de todo el mundo y ser una parte de la gran corriente revolucionaria
que finalmente debe vencer al imperialismo. El avance de un consecuente
movimiento antiimperialista en un país de 1200 millones de habitantes, hará
que la correlación de fuerzas entre el imperialismo y las naciones oprimidas
cambie, y en consecuencia, eso sería un gran impulso a las fuerzas
revolucionarias de todo el mundo. Apoyar este movimiento no significa
solamente cumplir una obligación sino un servicio al avance del movimiento
en todos los países.

Es en este sentido, es que nosotros organizamos una conferencia
internacional el 24 de noviembre de este año en Hamburgo. Nosotros
esperamos, que esta conferencia sea un importante impulso al movimiento de
apoyo internacional a la guerra popular en la India. Delegaciones de
diferentes países deberán participar en ésta y a través de esto brindar sus
experiencias e ideas de como elevar esta campaña a un mayor nivel. Nosotros
queremos que esta conferencia sea, una conferencia donde se exprese la
iniciativa, la energía y la voluntad antiimperialista y revolucionaria de
proletarios, mujeres, jóvenes, inmigrantes, artistas progresistas e
intelectuales. Nosotros no queremos que sea sólo un acto formal, sino una
expresión viva de internacionalismo proletario, para que con ello ésta pueda
servir a dar avances concretos en la campaña de apoyo. La conferencia está
abierta a todas las fuerzas que participan de este objetivo. Por eso:

¡Todos a la Conferencia Internacional de Apoyo a la Guerra Popular en la
India!


Bündnis gegen imperialistische
Aggression - BGIA (Hamburg)
indien_hh@yahoo.de

International committe support people's war India
csgpindia@gmail.com

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