venerdì 2 marzo 2012

GRANDE GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE NO TAV!


A seguito dell'intervento squadrista, casa per casa, bar per bar in Val di Susa da parte delle forze del disordine, il popolo No Tav ha risposto immediatamente con dignità, rabbia e determinazione.
Nella giornata di ieri gli abitanti della valle si sono ripresi i presidi sulle strade e autostrade, il resto del paese invece ha risposto con entusiasmo all'appello di "bloccare tutto" dimostrando quanto sia importante la solidarietà a chi resiste contro gli attacchi degli apparati repressivi dello stato.
Si contano iniziative di mobilitazione in oltre 70 città italiane da nord a sud. In molte città quali ad esempio Milano, Genova, Brescia, Cosenza e Napoli sono stati occupati i binari delle stazioni, in altre come a Palermo e Catania sono state bloccate le autostrade, a Roma i militanti No Tav hanno invece occupato la sede del PD, partito che sostiene l'attuale governo di banche e padroni e che al pari del PDL e degli altri principali partiti è sempre in prima linea nel criminalizzare le forme di lotta del movimento No Tav oltre  ad usare lo spauracchio dell'eversione e a ricorrere a ipotetiche divisioni tra "buoni e cattivi" per dividere il movimento. Operazioni che i valligiani respingono sempre con forza ribadendo la condivisione da parte di tutto il movimento delle pratiche di lotta scelte di volta in volta.
Anche a Palermo, dopo che lo scorso lunedi  in una sola giornata è stato prima contestato il segretario del PD Bersani (venuto per sostenere la campagna elettorale di Rita Borsellino) e dopo si è organizzato un sit-in davanti la prefettura trasformatisi in seguito in corteo spontaneo che ha raggiunto la stazione centrale;
nella giornata di ieri per più di due ore e mezzo si è bloccata la A29 Palermo-Messina.
Tante bandiere No Tav e uno striscione con su scritto " Contro la violenza della polizia, No Tav!", circa 100 compagni e compagne hanno intonato slogan quali "Contro la Tav che bisogna fare, sabotare, sabotare!", "dalla valle alla pianura, un solo grido, a sarà dura!", "ma quale libertà, ma che democrazia, questo è uno stato di polizia!".
Con le forze del disordine accorse sul luogo del blocco stradale osservandolo senza interferire, esso è proseguito a singhiozzo raccogliendo anche la solidarietà di alcuni automobilisti nonostante il disagio arrecatogli, segno importante di quanto si stia facendo strada nella coscienza di molti la necessità di rispondere colpo su colpo ai metodi inaccettabili che lo stato ed il governo usano per imporre i loro diktat quando il popolo si ribella ad essi.

Naturalmente non è finita qui... La mobilitazione al fianco della Valle che resiste è appena incominciata!

Contro lo stato del capitale e i suoi apparati repressivi, Ribellarsi e giusto!

Forza Luca! No Tav!

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