sabato 11 settembre 2010

Ennesima carica della sbirraglia contro studenti e lavoratori!


Ieri 10/09 a Bologna era prevista la presenza del Ministro dell’Istruzione Gelmini alla festa del PDL. Gli studenti e i lavoratori precari della scuola insieme a comuni cittadini si sono organizzati per darle “il benvenuto” ovvero per dirle che a Bologna non è personaggio gradito.
Come già successo nel recente passato, alla notizia della quasi certa contestazione il ministro ha dato forfait, a Bologna la Gelmini ha sempre rinunciato agli inviti degli ultimi anni, ma anche in altre città come Palermo, durante le proteste studentesche del 2008/2009 abbiamo avuto il piacere di evitare la sua visita grazie alle mobilitazioni di massa in città.
Nonostante la dipartita del ministro gli studenti, i lavoratori e i compagni hanno giustamente mantenuto in programma la protesta e si sono dati appuntamento al di fuori della festa del pdl per contestare comunque il principale partito di governo responsabile della riforma reazionaria della scuola e dell’università.
Chi si trovava a Bologna ieri ha assistito ad uno degli esempi, ormai sempre più diffusi, di militarizzazione della città con centinaia e centinaia di servi in divisa in assetto antisommossa.
Gli studenti e i lavoratori arrivati davanti al cordone di polizia e carabinieri che sbarrava l’ingresso alla festa del pdl, hanno intonato cori e slogan contro il governo ed il ministro assente. Funzionari della digos esagitati hanno intimato i manifestanti di andarsene e la sbirraglia ha iniziato a spingere con gli scudi.
Sempre più spesso viene negato il diritto di espressione sancito dall’articolo 21 della stessa costituzione borghese, quando questo diritto viene attuato in “forme fastidiose” e “rumorose”, la democrazia borghese tenta di far tornare tutto “alla normalità” con la violenza di stato.
Gli studenti e i lavoratori non si sono fatti intimidire dalla repressione poliziesca e hanno dapprima sfondato il cordone di servi in divisa per poi aggirarlo ed arrivare alle spalle del palco del pdl dove in sostituzione dell’intervento della Gelmini si stava svolgendo uno spettacolo di ballerine brasiliane!!! Del resto i “contenuti” che avrebbe espresso il ministro si sarebbero avvicinati molto a quelli dello spettacolo. A questo punto è partita la carica vera e propria per fare arretrare chi ha “osato” contestare i responsabili delle politiche antioperaie e antipopolari che si traducono in disoccupazione e miseria crescente.
A quasi 10 anni dal G8 di Genova, la borghesia imperialista italiana prosegue su quel solco rappresentato dal salto di qualità per quanto riguarda la repressione del dissenso di massa, la militarizzazione: in una parola il moderno fascismo che avanza a tappe forzate.
Le continue contestazioni ai rappresentanti della borghesia da Maroni a Bergamo a Bonanni alla festa del PD a Torino dimostrano che la rabbia popolare monta nonostante l’uso sempre più frequente del manganello.

Chi semina vento raccoglie tempesta!


Red Block
11/09/2010 Palermo

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