martedì 2 giugno 2009

CASSONETTI IN FIAMME A PALERMO : LA POLIZIA FERMA 2 GIOVANI


Dopo Napoli, anche a Palermo sta per esplodere l'emergenza rifiuti.

Una problema creato dalle stesse istituzioni a partire dall'amministrazione comunale del sindaco Cammarata, infatti ad evadere la Tarsu c'è in testa il Comune e la fondazione teatro Massimo presieduto dallo stesso Cammarata a cui si aggiungono i commissariati di polizia, le caserme dei carabinieri e la stessa Amia, l'azienda che gestisce il servizio.

Nonostante le istituziani siano diretta causa della crisi "munnizza" a Palermo il consiglio comunale nel 2006 ha varato l'aumento del 75% della tarsu a carico dei cittadini e negli ultimi giorni l'amministrazione ha proposto un ulteriore aumento del 35%-40%.

Diventa sempre più chiaro come le istituzioni siano sempre la causa dei problemi sociali lungi dal risolverli speculando sulle spalle dei lavoratori e delle masse popolari.

In questo contesto ad oggi più di 300 cassonetti sono stati bruciati in città.

Ieri 2 giovani diciassettenni del quartiere popolare Acquasanta sono stati fermati dalla polizia accusati di aver appiccato roghi ai cassonetti.

Mentre nei quartieri popolari aumenta l'esasperazione per essere sommersi da tonnellate di immondizia che aggrava ulteriormente le condizioni di vita delle masse popolari che abitano quartieri privi di servizi sociali dove la disoccupazione è alle stelle e la mafia recluta la sua manovalanza, lo stato è in grado solo di reprimere e arrestare mentre i colpevoli sono li seduti sulle loro poltrone!
Per questo è giusta la protesta dei lavoratori dell'amia che chiedono reddito e sicurezza sul posto di lavoro!

GIU' LE MANI DAI GIOVANI DEI QUARTIERI!
CACCIAMO CAMMARATA!
CONTRO LA MUNNIZZA DELLE ISTITUZIONI RIBELLARSI E' GIUSTO!

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