Questa nuova fase nazionale della lotta dei migranti - che vede ieri, ma in alcune realtà, come Taranto, proseguirà anche oggi, manifestazioni, cortei, presidi, iniziative dei migranti in ogni città in cui vi sono realtà di migranti, che già lottano sui propri territori - dopo la manifestazione a Roma del 12 novembre, ha al centro i temi nazionali comuni a tutte le realtà di migranti:
NO al piano Minniti, alle espulsioni, alla riapertura delle galere dei Cie, SI al diritto d'asilo, permessi di soggiorno e documenti per tutti, diritto alla cittadinanza, diritto alla libera circolazione, no allo schiavismo razzista sul lavoro, SI ai diritti contrattuali, NO alla repressione dei migranti che lottano, No agli Hotspot, dove i migranti sono rinchiusi, deportati, e subiscono anche violenze e torture per l'obbligo di registrazione.
Vogliamo una mobilitazione forte ed estesa che si elevi contro il governo, e oggi contro il piano Minniti e del Prefetto di Roma.
Noi non ci meravigliamo che il Prefetto Morcone non abbia mantenuto gli impegni presi a parole il 12 novembre. Non ci siamo mai illusi. Ma soprattutto oggi la situazione ha visto con il piano Minniti un salto, un peggioramento, che rischia di colpire tanti più migranti.
La stessa promozione di Morcone non si può oggi non verderla all'interno del nuovo piano Cie di riapertura dei Cie, di espulsione, di repressione dei migranti dell'attuale governo.
Questo alzata dei tiro da parte del governo, Prefetture, si sta vedendo verso i migranti dei centri di accoglienza che lottano per i loro diritti, oggetto di provvedimenti di cacciata dai Centri, come verso per esempio i lavoratori immigrati della logistica verso cui i prefetti hanno delegato ogni rapporto alle questure, cioè all'azione repressiva della polizia.
Per questo è sempre più necessario unire a livello nazionale le forze dei migranti, per ostacolare al massimo questi piani e strappare con la lotta risultati concreti.
Intrecciando giornate e manifestazione nazionali con una mobilitazione continua nei vari nostri territori e la preparazione di una nuova manifestazione nazionale a Roma.
Slai cobas per il sindacato di classe
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