giovedì 13 febbraio 2014

nasce a Palermo il COLLETTIVO UNIVERSITARIO RIVOLUZIONARIO!

striscione del CUR appeso  alla facoltà di scienze della formazione - palermo
striscione del CUR appeso alla facoltà di scienze della formazione – palermo

IL COLLETTIVO UNIVERSITARIO RIVOLUZIONARIO

 Il Cur nasce a dicembre 2013 da un gruppo di studentesse e studenti di diverse facoltà dell’università di Palermo con l’obiettivo di organizzarsi dal basso al di là delle logiche di rappresentanza mettendo in primo piano il protagonismo studentesco.
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L’università che vogliamo:
Ormai l’università, anno dopo anno, è stata svuotata dalle “riforme” e politiche dei governi sia di destra che di “sinistra” del reale obiettivo che dovrebbe avere: strumenti di analisi critici che vadano al di là delle logiche del profitto.
Un’università sempre più di élite, quindi escludente in senso classista. Un salto indietro di oltre quarant’anni: i figli dei ceti più elevati possono studiare tranquillamente e scegliere tra università pubblica e privata, la maggior parte, invece, è costretto a rincorrere borse di studio, sempre più esigue, lavoretti part-time che causano ritardo nel conseguimento del titolo di studio.
Noi vogliamo un’istruzione gratuita e realmente accessibile a tutti, nella quale gli studenti abbiano potere decisionale in merito al percorso formativo.
Piuttosto che tener conto delle reali necessità didattiche, il sapere viene quantificato attraverso il sistema dei cfu determinati a tavolino in consigli di ateneo e facoltà con il principio della “razionalizzazione” (leggi tagli).
Noi siamo per la totale abolizione del sistema dei crediti formativi, senza mezze misure e mediazioni come fantomatiche “autoriforme”.
Ad una scadente qualità formativa e al rincaro delle rette universitarie, corrisponde una crescente diminuzione dei servizi universitari; sempre più mense, studentati, laboratori chiudono e quando questi servizi sono presenti non sono adeguati alle reali necessità degli studenti.
Un’università che segue sempre più logiche aziendaliste con organi istituzionali trasformati in consigli di amministrazione, dove il privato “suggerisce” come modificare i corsi di studi in base all’esigenza aziendale per forgiare non nuovi scienziati ma lavoratori salariati al servizio del capitale.
Questa situazione può essere rovesciata solo da noi studenti: siamo il soggetto maggioritario che vive l’università e subisce questo sistema e proprio per questo motivo sta a noi agire per ribaltare questo stato di cose entrando nel merito del dibattito politico senza delegare a nessuna rappresentanza studentesca, via dimostratasi infruttuosa, un vero e proprio scimmiottamento delle logiche parlamentari fatte di inciuci e accordi al ribasso.
Non solo l’università italiana vive in questo contesto ma in tutti i paesi del mondo l’università è stata rimodellata secondo le necessità del capitale in particolare in questa fase di crisi economica.
In tal senso, lavoriamo per l’unità tra i soggetti studenteschi che lottano contro questo sistema universitario aziendalista in tutto il mondo. In particolare guardiamo alle grandi lotte studentesche degli ultimi anni oltre che in Italia anche in Canada, Francia e Grecia. Per questa ragione il nostro collettivo è internazionalista e si colloca nel solco delle lotte mondiali studentesche e giovanili.
Unisciti alla lotta, aderisci al Collettivo!

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