domenica 17 febbraio 2013

Test d'ingresso universitari: gli ultimi velenosi colpi di coda del governo contro i giovani...



Il doppio ostacolo dei test d'ingresso
DOMENICA 17 FEBBRAIO 2013 13:17 CAU


Ultimo colpo di coda del ministro uscente, Francesco Profumo, che, con una nota pubblicata sul sito del Miur, rende nota la decisione di anticipare le prove di ammissione ai corsi universitari a numero chiuso, a luglio per il 2013, mentre ad aprile dal 2014. Si tratta di una comunicazione asettica e tutt’altro che esplicativa in quanto si limita a delineare una calendarizzazione di date senza entrare nel merito, chiarendo quali saranno i contenuti dei test e le modalità con cui questi verranno valutati.

Quest’ultimo provvedimento si inserisce in una prospettiva deleteria alimentata dalle politiche degli ultimi anni che mira ad acuire il processo di smantellamento dell’università pubblica, restringendo in tal modo i canali di accesso per operare  una selezione di classe sempre più evidente; a proposito di ciò non si può non menzionare un altro recente attacco al diritto allo studio, con il tentativo di ridurre il numero di borse di studio per i possibili beneficiari.
Il rischio dell’anticipazione dei test rispetto alla consueta tempistica è che migliaia di diplomandi non riusciranno a prepararsi in tempo per prove che dovranno svolgere poco dopo o durante i tempi della maturità e che sono improntate su materie mai affrontate prima. Di fatti i test d'ingresso sono già di per sè un ostacolo che rende complicato l'accesso a determinate facoltà, scoraggiando chi viene da percorsi formativi diversi rispetto a quelli che si ha intenzione di seguire all'università e scoraggiando quelli che non possono permettersi i costosissimi testi per prepararsi o eventuali corsi privati intensivi. Problemi che vanno ad amplificarsi con l'anticipazione dei test nel periodo in cui gli studenti saranno già impegnati a prepararsi o a svolgere gli esami di maturità.

Tra le novità viene anche reso  attuativo il decreto Fioroni-Mussi del Governo Prodi, che prevede un bonus sul punteggio del test di ingresso per premiare gli studenti  dal percorso di studi  più virtuoso. Tornano quindi alla ribalta anche i concetti di meritocrazia e competizione che si vengono ad instaurare fin da scuola, e che faranno prevalere ancora una volta chi nella “corsa al primo posto”  avrà dato più gomitate al compagno di banco: una sorta di selezione naturale, quella dei “cervelloni”, su cui sembra non gravare la qualità della scuola frequentata, la condizione sociale di provenienza,  i diversi tempi di apprendimento o ancora le misure disciplinari che incidono sul voto finale di chi ha partecipato attivamente alla lotta politca per la difesa dei proprio diritti.
Basti pensare alla decisione della preside del Palizzi, Istituto d'arte di Napoli, di dare il 6 in condotta a tutti gli studenti del plesso scolastico in seguito alle proteste contro i disagi in cui riversa la scuola.
In queste poche novità è evidente la continuità politica che vi è tra fazioni almeno a parole diverse: non sono altro che la sintesi di una serie di manovre portate avanti negli anni, a partire dal PD (nonostante ora in campagna elettorale storca il naso davanti a Profumo) attraversando il PdL e giungendo a Monti.
Come si evolverà questa storia? Stay tuned!

Collettivo Autorganizzato Universitario - Studenti Autorganizzati Campani

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