domenica 27 novembre 2011
Presentazione dell'antologia di Lenin a cura di Emilio Quadrelli,inserito in un tour promozionale in tutta Italia, l'antologia sarà presentata a Palermo sabato 3 dicembre al Laboratorio occupato Vittorio Arrigoni alle ore 17:30 in collaborazione col Circolo di proletari comunisti. Seguirà dibattito.
venerdì 11 novembre 2011
CONTRO I PRESIDI SCERIFFO! LOTTA E ORGANIZZAZIONE! NASCE IL COLLETTIVO PRO-TESTA!
Pochi giorni fa denunciavamo su questo blog l'autoritarismo dell'ormai noto preside Tripodi dell'Iti Volta di Palermo, reazionario d.o.c "all'avanguardia" nel capoluogo siciliano per l'utilizzo di sanzioni disciplinari e del voto in condotta a fini politici contro gli studenti in prima linea nella lotta per una scuola laica, pubblica e al di fuori delle logiche del profitto.
A fargli buona compagnia si aggiunge adesso il preside Francesco Fiordaliso del liceo classico di Castelvetrano, cittadina in provincia di Trapani, dove ad una delle prime mobilitazioni studentesche totalmente autorganizzata dagli studenti, ha minacciato 3 studenti di sospensione da 1 a 3 giorni per aver organizzato tale protesta.
Gli studenti non si sono fatti intimidire anzi hanno risposto con la lotta e la denuncia di tali atti repressivi da vero e proprio preside sceriffo, tra l'altro in linea con l'impostazione fascista della riforma Gelmini e si sono organizzati nel collettivo Pro-testa che oggi ha avuto il suo battesimo del fuoco con un primo volantinaggio che riportiamo qui sotto.
Agli studenti ribelli va tutta la nostra solidarietà attiva e di lotta!
Volantino distribuito in questi giorni nel liceo classico Giovanni Pantaleo di Castelvetrano (Trapani):
15 Ottobre, giorno di indignazione internazionale, un gruppo di studenti che vogliono cambiare lo stato di cose presenti decide di scendere in piazza, bloccare la città e di riappropriarsi dei propri spazi. Il corteo, svoltosi a Castelvetrano, vede come protagonisti circa 500 studenti indignati di fronte al degrado politico,
alla crisi prodotta dal sistema capitalista che governo e padroni vogliono che a pagarla siano esclusivamente lavoratori, giovani e masse popolari.Ma lo scandalo più grosso, oltre a questo, è che lo stato intende far pagare tale crisi a noi studenti e alle classi più disagiate, quali lavoratori e operai. Durante lo svolgimento del corteo sono stati lanciati cori di resistenza e protesta contro realtà politiche sempre più neofasciste e mafiose. Questa nuova generazione ribelle, piena di ideali, che sogna una società migliore basata sull’uguaglianza e sulla dignità umana decide di bloccare la città, di fermarsi davanti le banche(strumento del capitale), di attaccare i palazzi del potere e di occupare le piazze. Dopo circa 3 ore di mobilitazione, l’indignazione studentesca si riversa contro i presidi, quest’ultimi in linea con la riforma Gelmini, autoritari e repressivi, che non permettono agli studenti di scendere in piazza. Tali padroni negano il diritto dello studente a manifestare, minacciandolo e reprimendolo con provvedimenti disciplinari; ci stroncano sul nascere. Ma, cosa più importante ancora è notare come ogni anno fascisti di ogni specie parlano di diritto allo studio cercando di far passare come fannulloni e buoni a nulla quegli studenti che per il diritto allo studio che viene loro negato lottano con tenacia e coraggio affrontando ogni rischio. Il diritto allo studio non esiste, sono gli studenti che devono conquistarlo. Pensiamo a tutto lo spreco di denaro per permettersi gli studi, dai libri alle tasse, è forse questo il diritto allo studio di cui tanto si parla? Alcuni ragazzi del liceo Classico, per l’appunto, hanno subito gravi provvedimenti disciplinari basati su false accuse.
CONTRO OGNI FORMA DI REPRESSIONE, NON UN PASSO INDIETRO. NO SUBMISSION!
COLLETTIVO STUDENTESCO PRO-TESTA
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mercoledì 9 novembre 2011
ANDI LIBERA!
Ieri 8 Novembre la compagna Andi è stata condonnata per 17 mesi. Come riportavamo in un post precedente questo processo ai danni della compagna zurughese militante di Revolutionarer Aufbau Schweiz (costruzione rivoluzionaria Svizzera) era in corso da settembre scorso.
Una montatura giudiziaria al fine di colpire una militante attiva da molti anni nella lotta contro il capitalismo.
Alla compagna Andi va tutta la nostra solidarietà militante e di classe
Andi libera subito!
Libertà per tutti i prigionieri politici!
La solidarietà è un'arma, è necessario costruire un soccorso rosso in ogni paese contro la repressione borghese che avanza e che si struttura sempre di più in stato di polizia che avanza a tappe forzate verso il moderno fascismo!
Red Block Palermo
sabato 5 novembre 2011
ALL' I.T.I. A. VOLTA DI PALERMO IL PRESIDE REPRIME IN NOME DEL DIRITTO ALLO STUDIO.
Nei giorni scorsi il preside dell'istituto tecnico industriale Alessandro Volta ha firmato una circolare repressiva rivolta agli studenti che pensando con la propria testa decidono di ribellarsi a un futuro precario loro riservato da chi governa.
Non ha perso tempo il preside Tripodi, in linea con la riforma Gelmini, affermando che gli studenti che parteciperanno a manifestazioni e scioperi non potranno partecipare ad attività extrascolastiche come gite e viaggi d'istruzione e ancora chi bloccherà l'attività didattica con occupazioni o autogestioni si beccherà da 15 a 30 giorni di sospensione. Nelle dichiarazioni rilasciate ai giornali dal preside Tripodi si legge che le sue intenzioni
sono quelle di garantire il diritto allo studio e che questa circolare da lui firmata è il frutto di una discussione avuta anche con i docenti e i genitori che si erano precedentemente riuniti.
Innanzitutto ci sarebbe da obiettare quando Tripodi afferma che la sua delibera è voluta anche dai genitori dei ragazzi, forse si riferisce a un piccolissimo numero di genitori presenti al consiglio d'istituto che di certo con i genitori di ragazzi di tutto l'istituto non hanno alcun contatto, ma cosa più importante ancora è notare come ogni anno fascisti di ogni specie parlano di diritto allo studio cercando di far passare come fannulloni e
buoni a nulla quegli studenti che per il diritto allo studio che viene loro negato
lottano con tenacia e coraggio affrontando ogni rischio.
Il diritto allo studio non esiste, sono gli studenti che devono conquistarlo.
Pensiamo a tutto lo spreco di denaro per permettersi gli studi, dai libri alle tasse, è forse questo il diritto allo studio di cui tanto si parla?
Ritorniamo alle affermazioni del preside Tripodi.
Queste affermazioni di certo non stupiscono affatto poichè i presidi nelle scuole rappresentano gli esecutori della riforma Gelmini, vero è anche che a livello individuale ci sono presidi che possono anche opporsi e magari solidarizzare con gli studenti per eventuali proteste, ma si parla appunto di individualità e in ogni caso vi sono sempre dei ruoli da mantenere e ciò spinge i presidi ad avere per condizioni materiali e oggettive interessi differenti da quelli degli studenti. Inoltre non è questo il caso…
In quanto esecutore della riforma Gelmini il preside Tripodi non ha assolutamente dubbi in merito all'interpretazione ed è già entrato nel personaggio che gli si chiede di essere, un preside neofascista ma forse addirittura neanche ha dovuto impegnarsi più di tanto per immedesimarsi nella parte, gli è venuto spontaneo.
Come definire se non come provvedimenti fascisti i provvedimenti previsti dalla riforma che sono ben applicati nell'esempio in questione?
Riteniamo vergognose le dichiarazioni rilasciate dal preside dell'Alessandro Volta ed esprimiamo massimo appoggio a tutti gli studenti dell'istituto che invece di sottomettersi a tali provvedimenti scelgono la via della ribellione per un futuro migliore, per il diritto allo studio, quello vero che è pesantemente sotto attacco da questo governo e da personaggi come il preside fascista Tripodi
Non ha perso tempo il preside Tripodi, in linea con la riforma Gelmini, affermando che gli studenti che parteciperanno a manifestazioni e scioperi non potranno partecipare ad attività extrascolastiche come gite e viaggi d'istruzione e ancora chi bloccherà l'attività didattica con occupazioni o autogestioni si beccherà da 15 a 30 giorni di sospensione. Nelle dichiarazioni rilasciate ai giornali dal preside Tripodi si legge che le sue intenzioni
sono quelle di garantire il diritto allo studio e che questa circolare da lui firmata è il frutto di una discussione avuta anche con i docenti e i genitori che si erano precedentemente riuniti.
Innanzitutto ci sarebbe da obiettare quando Tripodi afferma che la sua delibera è voluta anche dai genitori dei ragazzi, forse si riferisce a un piccolissimo numero di genitori presenti al consiglio d'istituto che di certo con i genitori di ragazzi di tutto l'istituto non hanno alcun contatto, ma cosa più importante ancora è notare come ogni anno fascisti di ogni specie parlano di diritto allo studio cercando di far passare come fannulloni e
buoni a nulla quegli studenti che per il diritto allo studio che viene loro negato
lottano con tenacia e coraggio affrontando ogni rischio.
Il diritto allo studio non esiste, sono gli studenti che devono conquistarlo.
Pensiamo a tutto lo spreco di denaro per permettersi gli studi, dai libri alle tasse, è forse questo il diritto allo studio di cui tanto si parla?
Ritorniamo alle affermazioni del preside Tripodi.
Queste affermazioni di certo non stupiscono affatto poichè i presidi nelle scuole rappresentano gli esecutori della riforma Gelmini, vero è anche che a livello individuale ci sono presidi che possono anche opporsi e magari solidarizzare con gli studenti per eventuali proteste, ma si parla appunto di individualità e in ogni caso vi sono sempre dei ruoli da mantenere e ciò spinge i presidi ad avere per condizioni materiali e oggettive interessi differenti da quelli degli studenti. Inoltre non è questo il caso…
In quanto esecutore della riforma Gelmini il preside Tripodi non ha assolutamente dubbi in merito all'interpretazione ed è già entrato nel personaggio che gli si chiede di essere, un preside neofascista ma forse addirittura neanche ha dovuto impegnarsi più di tanto per immedesimarsi nella parte, gli è venuto spontaneo.
Come definire se non come provvedimenti fascisti i provvedimenti previsti dalla riforma che sono ben applicati nell'esempio in questione?
Riteniamo vergognose le dichiarazioni rilasciate dal preside dell'Alessandro Volta ed esprimiamo massimo appoggio a tutti gli studenti dell'istituto che invece di sottomettersi a tali provvedimenti scelgono la via della ribellione per un futuro migliore, per il diritto allo studio, quello vero che è pesantemente sotto attacco da questo governo e da personaggi come il preside fascista Tripodi
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QUEST'ANNO I FASCI DA "STUDENTI IN MOVIMENTO" SI RICICLANO IN "STUDENTI PALERMITANI", RICACCIAMOLI NELLE FOGNE!
Il movimento studentesco dell'anno scorso ha visto scendere in piazza migliaia e migliaia di studenti, differenti sigle, realtà che vanno dai coordinamenti studenteschi ai sindacati di base.
Non è mancata nemmeno la presenza di frange di destra come Giovane Italia e Casapound, che vilmente si sono celati dietro la sigla fittizia di "Studenti in movimento" col tentativo di avvicinare più studenti possibili dato che, se non l'avessero coniata, non avrebbero contato nemmeno quel numero esiguo di studenti che, alla fine, serviva a riempire i loro spogli cortei.
Ma c'è da dire che, una volta smascherata davanti a tutti la vera natura di questi topi di fogna, gli studenti hanno saputo decidere con chi stare: con chi realmente sta dalla parte degli studenti; dopo ciò i fascisti non hanno avuto altra scelta che sparire dalle piazze studentesche.
Anche quest'anno, i fasci tentano di cavalcare l'onda ripetendo lo show dell'anno scorso: utilizzo di una nuova sigla (stavolta "Studenti Palermitani") e volantinaggi in alcune scuole superiori della città, vorrebbero avvicinare più scuole possibili fornendo la loro disponibilità a fare volantinaggio in qualsiasi istituto gliene faccia richiesta nella bacheca del loro profilo facebook.
La strategia la conosciamo già: usare parole d'ordine vicine alle esigenze studentesche come quelle contro i tagli, investimenti per l'edilizia scolastica, inneggiare alla "rivolta studentesca" e così via, ma soprattutto nei loro volantini battono costantemente sull'apoliticità dei cortei da loro sostenuta a spada tratta per un semplice motivo: se non nascondessero la loro identità non potrebbero strumentalizzare neanche quei pochi studenti dato che Giovane Italia è l’organizzazione giovanile del PDL il partito di appartenenza della Gelmini che con la sua riforma è responsabile di tutto quello che viene scritto in questi volantini. È evidente che c’è puzza di strumentalizzazione!
La controinformazione è la nostra arma per sconfiggere ed allontanare dalla piazza questi infami che ogni anno ripropongono la solita aria fritta con lo scopo di confondere gli studenti per avere quell'agibilità politica che tra quest'ultimi non hanno, perché il vero movimento è antifascista e l'abbiamo constatato l'anno scorsoe quest’anno nei primi cortei studenteschi.
Bisogna che gli studenti conoscano le posizioni che questi assumono, posizioni razziste, xenofobe, sessiste; posizioni diverse e lontane anni luce da quelle speakerate nei cortei.
Per il giorno del 9 novembre è stato indetto un corteo proprio tramite questa sigla che partirà da Piazza Politeama. Non è mancato il solito giro nelle scuole e nelle bacheche per intasare il più possibile con il loro patetico volantino.
E' nostro compito boicottare e far boicottare questo corteo da parte di tutti gli studenti, che venga nuovamente messo nero su bianco la vera natura di questi topi, manovalanza del governo che vuole uscire dalle fogne strumentalizzando gli studenti.
Antifascismo nelle scuole e nelle università!
Fuori i fascisti dai cortei!
Ricacciamoli nelle fogne!
Non è mancata nemmeno la presenza di frange di destra come Giovane Italia e Casapound, che vilmente si sono celati dietro la sigla fittizia di "Studenti in movimento" col tentativo di avvicinare più studenti possibili dato che, se non l'avessero coniata, non avrebbero contato nemmeno quel numero esiguo di studenti che, alla fine, serviva a riempire i loro spogli cortei.
Ma c'è da dire che, una volta smascherata davanti a tutti la vera natura di questi topi di fogna, gli studenti hanno saputo decidere con chi stare: con chi realmente sta dalla parte degli studenti; dopo ciò i fascisti non hanno avuto altra scelta che sparire dalle piazze studentesche.
Anche quest'anno, i fasci tentano di cavalcare l'onda ripetendo lo show dell'anno scorso: utilizzo di una nuova sigla (stavolta "Studenti Palermitani") e volantinaggi in alcune scuole superiori della città, vorrebbero avvicinare più scuole possibili fornendo la loro disponibilità a fare volantinaggio in qualsiasi istituto gliene faccia richiesta nella bacheca del loro profilo facebook.
La strategia la conosciamo già: usare parole d'ordine vicine alle esigenze studentesche come quelle contro i tagli, investimenti per l'edilizia scolastica, inneggiare alla "rivolta studentesca" e così via, ma soprattutto nei loro volantini battono costantemente sull'apoliticità dei cortei da loro sostenuta a spada tratta per un semplice motivo: se non nascondessero la loro identità non potrebbero strumentalizzare neanche quei pochi studenti dato che Giovane Italia è l’organizzazione giovanile del PDL il partito di appartenenza della Gelmini che con la sua riforma è responsabile di tutto quello che viene scritto in questi volantini. È evidente che c’è puzza di strumentalizzazione!
La controinformazione è la nostra arma per sconfiggere ed allontanare dalla piazza questi infami che ogni anno ripropongono la solita aria fritta con lo scopo di confondere gli studenti per avere quell'agibilità politica che tra quest'ultimi non hanno, perché il vero movimento è antifascista e l'abbiamo constatato l'anno scorsoe quest’anno nei primi cortei studenteschi.
Bisogna che gli studenti conoscano le posizioni che questi assumono, posizioni razziste, xenofobe, sessiste; posizioni diverse e lontane anni luce da quelle speakerate nei cortei.
Per il giorno del 9 novembre è stato indetto un corteo proprio tramite questa sigla che partirà da Piazza Politeama. Non è mancato il solito giro nelle scuole e nelle bacheche per intasare il più possibile con il loro patetico volantino.
E' nostro compito boicottare e far boicottare questo corteo da parte di tutti gli studenti, che venga nuovamente messo nero su bianco la vera natura di questi topi, manovalanza del governo che vuole uscire dalle fogne strumentalizzando gli studenti.
Antifascismo nelle scuole e nelle università!
Fuori i fascisti dai cortei!
Ricacciamoli nelle fogne!
giovedì 3 novembre 2011
GLI STUDENTI A ROMA VOGLIONO MANIFESTARE, LA POLIZIA LI SEQUESTRA E LI CARICA!
Oggi gli studenti medi romani sono scesi in piazza contro la riforma dell'istruzione Gelmini. In un paese "democratico" in senso borghese dovrebbe essere una cosa normale.
Invece nello stato di polizia italiano che dopo il 15 Ottobre scorso ha fatto un ulteriore passo verso il moderno fascismo, non lo è.
Infatti il governo, il sindaco fascista Alemanno spalleggiati dalla falsa opposizione parlamentare in particolare dal questurino fascista Di Pietro hanno risposto al grande sentimento di rabbia popolare espresso dalla piazza del 15 Ottobre con più repressione (in particolare verso giovani e studenti), invocazione di leggi speciali e reali (ovvero limitanti delle attuali libertà democratiche)e violando il diritto costituzionale di manifestare a Roma dove sono vietati i cortei per un mese fino al 15 Novembre.
Già la Fiom con a capo Landini ha chinato la testa a questo odioso diktat lo scorso 21 Ottobre facendo stazionare a Piazza del popolo centinaia di operai convocati dalla stessa organizzazione sindacale.
Oggi gli studenti hanno deciso di manifestare il loro dissenso anche verso questa imposizione illegittima da vero e proprio regime fascista e hanno convocato un concentramento nel piazzale antistante la stazione Tiburtina che si è riempita dalle prime ore della mattinata.
Contemporaneamente gli studenti non hanno precluso la via della contrattazione mettendo la questura davanti al fatto compiuto, ovvero una piazza piena che voleva partire in corteo.
La risposta della questura di Roma invece è stata quella della repressione, non nuova in realtà secondo queste modalità nella capitale dove anche mesi or sono si è praticata ugualmente contro operai in sciopero: la piazza è stata circondata da celerini in antisommossa che hanno letteralmente sequestrato gli studenti e imposto come condizione per potersi allontanare dalla piazza una vera e propria identificazione di massa.
Anche in questo caso gli studenti hanno dimostrato il loro alto livello di comprensione della situazione attuale e della loro coscienza e si sono opposti al ricatto, provando ad allontanarsi dalla piazza e ricevendo manganellate alla fine delle quali hanno inondato i servi in divisa con un applauso ironico.
Gli operai che quotidianamente vengono licenziati e messi in cassa integrazione dovrebbero imparare dai "loro figli" e abbandonare le "strategie" leggi capitolazione dei sindacati confederali fiom compresa.
Questo fatto odierno dimostra ancora una volta che davanti ad un sistema che è in grado solo di riservare miseria e repressione, davanti ad un governo e ad una finta opposizione funzionale ad essa l'unica via è quella della rivolta popolare che spazzi via tutto questo marciume a partire dagli "infiltrati" nel movimento capeggiati da i vari Casarini, Bernocchi, Agnoletto ecc che si pongono come reale ostacolo nella lotta di classe tra classe operaia, giovani e masse popolari da un lato e governo e padroni dall'altro.
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