venerdì 19 febbraio 2010

CON I GIOVANI INDIPENDENTISTI BASCHI: SIT-IN A PALERMO

volantino distribuito da Red Block prima e durante l'iniziativa di solidarietà alle lotte dei popoli gemellata con la manifestazione nazionale a Milano:


Solidarietà ai giovani indipendentisti baschi
colpiti dalla repressione dello stato spagnolo!
Sit-in di solidarietà’ Sabato 20 Febbraio ore 17:00
Piazza Massimo

Il Paese Basco (Euskal Herria) è una nazione il cui territorio si trova in parte in Spagna e in parte in Francia.
Il popolo basco non ha nulla a che vedere ne con il popolo francese ne con il popolo spagnolo, infatti ha una cultura e lingua propria, il basco, che non fa parte del ceppo delle lingue indoeuropee e la sua origine ancora non è ignota.
Come ogni popolo anche quello basco dovrebbe godere del diritto all’autodeterminazione compresa l’indipendenza da Spagna e Francia.
Invece anche il popolo basco fa parte di quella lunga lista di popoli a cui
questo diritto viene negato, in questo caso sia dallo stato
spagnolo che dallo stato francese.
Principalmente la borghesia spagnola con a capo il falso “socialista” Zapatero
ha interesse nel controllo politico di questo territorio per motivi economici: i
Paesi Baschi sono il territorio più ricco della Spagna, il suo prodotto interno
lordo è del 40% superiore alla media europea, tradizionalmente vi è uno
sviluppato settore industriale per quanto riguarda la cantieristica navale e le
acciaierie date le grosse riserve di ferro, più recentemente si sono sviluppati
settori di alta tecnologia come l’aereonautica e dell’energia.
Il popolo basco ha recentemente svolto un ruolo progressista nella storia
spagnola dando importanti contributi prima nella guerra civile spagnola contro Franco e successivamente sotto la dittatura franchista infliggendo forti colpi al regime che contribuirono a rovesciarlo.
Infine cosa chiede il popolo basco? Il sacrosanto diritto di autogestirsi, di preservare la propria cultura e di usufruire delle proprie risorse.
A queste legittime richieste le borghesie spagnole e francesi rispondono con la repressione: arresti di militanti politici baschi attivi su vari fronti (dalla lotta per l’autodeterminazione, alla salvaguardia ambientale della loro terra, alla lotta femminista, per il diritto alla casa ecc).
Principalmente sono i giovani indipendentisti baschi in prima linea in queste varie battaglie, e allo stesso modo sono i principali obiettivi della repressione.
Negli ultimi anni centinaia di giovani baschi sono stati arrestati, nel maggio del 2007 un’intera organizzazione giovanile è stata dichiarata illegale e i suoi membri arrestati e torturati nelle carceri spagnole, più recentemente lo scorso 29 Novembre 34 giovani appartenenti all’organizzazione “Gioventù Basca” sono stati arrestati da 650 poliziotti.
La colpa di questi giovani? Organizzarsi e lottare per i propri diritti e per una società senza sfruttamento!
Oggi noi aderiamo alla manifestazione nazionale che si sta svolgendo a Milano per solidarizzare con il popolo basco e in particolare con i giovani indipendentisti baschi colpiti dalla repressione e contemporaneamente abbiamo organizzato
un’iniziativa a Palermo gemellata con Milano per rafforzare la solidarietà al popolo basco e l’informazione su questa questione di cui i media di regime non parlano.
È importante che tutti i popoli oppressi dai palestinesi ai baschi dagli irlandesi ai tamil ai curdi ecc. solidarizzino tra loro in modo da rafforzare a vicenda la loro lotta contro il sistema imperialista mondiale che li opprime.
È altresì necessario che tutti i comunisti, anarchici, sinceri democratici e anti-imperialisti solidarizzino con questo popolo e partecipino attivamente a tutte le iniziative che si svolgeranno a Palermo e nel resto del nostro paese nei prossimi mesi nell’ambito di una campagna nazionale di solidarietà.

Libertà per i giovani indipendentisti baschi!
Indipendenza per Euskal Herria!
A morte l’imperialismo spagnolo e francese!
La lotta dei popoli non è terrorismo!
Viva l’internazionalismo proletario!

RED BLOCK
(organizzazione giovanile di proletari comunisti)

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