Ieri mattina alle 6:30 i compagni dell'Assemblea antirazzista torinese sono stati colpiti da un'azione repressiva che ha visto 3 arresti: Andrea, Fabio e Luca, tre persone ai domiciliari: Maya, Marco e Paolo, un obbligo di dimora, 23 indagati e perquisiti e 3 persone perquisite perchè amici degli indagati.
Questa mattina invece è iniziato il processo agli studenti dell'onda che nel maggio 2009 hanno partecipato alla mobilitazione contro il G8 University summit a Torino.
Il 2 Marzo invece inizierà il processo contro 2 compagni di Proletari Comunisti che nell'estate 2008 a Lido Adriano a Ravenna insieme a lavoratori italiani e immigrati hanno cacciato i fascisti di fiamma tricolore che avevano intenzione di bloccare il presidio antirazzista dei compagni.
Queste sono solo un accenno delle azioni repressive dello stato di stampo fascista che reprime le lotte dei lavoratori, degli studenti e di chiunque si ribelli a questo stato di cose.
Esprimiamo massima solidarietà ai compagni torinesi, ravennati e chiunque sia colpito dalla repressione.
Colpo su colpo risponderemo alla repressione fascista.
mercoledì 24 febbraio 2010
domenica 21 febbraio 2010
LE LOTTE DEI POPOLI NON SONO TERRORISMO
volantino distribuito da Proletari Comunisti a Milano durante la manifestazione di solidarietà alle lotte dei popoli:
L’oppressione del popolo basco mostra il volto repressivo nei confronti delle aspirazioni di libertà del popolo, delle masse, dei giovani, dei lavoratori, delle donne, che l’imperialismo spagnolo e francese, in stretta unità con i gli altri governi europei, mettono in campo per cercare di sconfiggerle.
Ma i “macabri sogni” degli imperialisti si infrangono con la giustezza delle ragioni del popolo, la sua determinazione e della sua Resistenza.
E queste idee vivono e ardono nei cuori del popolo Basco come in quelli del Popolo Palestinese, dal Popolo Kurdo, dall’Europa all’America Latina, dal Medio Oriente all’Asia.
E come sempre la bestia imperialista attacca queste lotte, chi le dirige, definendole terrorismo. Arrestando e torturando, lo stato spagnolo, violando i diritti umani, cerca di seminare divisione tra le masse, nel tentativo di separare le lotte per l’autodeterminazione da quelle dei proletari, dei lavoratori, dei giovani e delle donne, spagnole.
Cosa non diversa da quanto sta avvenendo nel resto dell’Europa, dove con la canea montante del razzismo anti immigrati, gli imperialisti cercano di ostacolare la solidarietà verso i popoli oppressi e l’unità di classe contro i vari governi imperialisti.
Per queste ragioni c’è necessità di riaffermare un nuovo internazionalismo e moltiplicare le iniziative a sostegno delle lotte dei popoli. Così come bisognerà guardare a quelle lotte dove i popoli non solo resistono ma sono passate all’offensiva, dal Perù al Nepal, dalla Turchia all’India, dove le masse guidate dai maoisti, conducendo una guerra di popolo, sono protagoniste del loro futuro, e rappresentano un esempio per tutti i proletari e gli oppressi.
Pensiamo che questa giornata rappresenti la necessità di intensificare e costruire una mobilitazione stabile, che oggi scende al fianco del Popolo Basco, ma che guardi a tutte le lotte dei popoli, ma principalmente porti queste mobilitazioni tra i lavoratori, i giovani, le masse di questo paese. Questo è per noi il vero internazionalismo e il miglior sostegno e solidarietà alle lotte dei popoli oppressi.
AL FIANCO DEI POPOLI IN RIVOLTA CONTRO L’IMPERIALISMO!
L’IMPERIALISMO SI PUO’ FERMARE SOLO SE AVANZA LA GUERRA POPOLARE!
VIVA L’INTERNAZIONALISMO PROLETARIO!
L’oppressione del popolo basco mostra il volto repressivo nei confronti delle aspirazioni di libertà del popolo, delle masse, dei giovani, dei lavoratori, delle donne, che l’imperialismo spagnolo e francese, in stretta unità con i gli altri governi europei, mettono in campo per cercare di sconfiggerle.
Ma i “macabri sogni” degli imperialisti si infrangono con la giustezza delle ragioni del popolo, la sua determinazione e della sua Resistenza.
E queste idee vivono e ardono nei cuori del popolo Basco come in quelli del Popolo Palestinese, dal Popolo Kurdo, dall’Europa all’America Latina, dal Medio Oriente all’Asia.
E come sempre la bestia imperialista attacca queste lotte, chi le dirige, definendole terrorismo. Arrestando e torturando, lo stato spagnolo, violando i diritti umani, cerca di seminare divisione tra le masse, nel tentativo di separare le lotte per l’autodeterminazione da quelle dei proletari, dei lavoratori, dei giovani e delle donne, spagnole.
Cosa non diversa da quanto sta avvenendo nel resto dell’Europa, dove con la canea montante del razzismo anti immigrati, gli imperialisti cercano di ostacolare la solidarietà verso i popoli oppressi e l’unità di classe contro i vari governi imperialisti.
Per queste ragioni c’è necessità di riaffermare un nuovo internazionalismo e moltiplicare le iniziative a sostegno delle lotte dei popoli. Così come bisognerà guardare a quelle lotte dove i popoli non solo resistono ma sono passate all’offensiva, dal Perù al Nepal, dalla Turchia all’India, dove le masse guidate dai maoisti, conducendo una guerra di popolo, sono protagoniste del loro futuro, e rappresentano un esempio per tutti i proletari e gli oppressi.
Pensiamo che questa giornata rappresenti la necessità di intensificare e costruire una mobilitazione stabile, che oggi scende al fianco del Popolo Basco, ma che guardi a tutte le lotte dei popoli, ma principalmente porti queste mobilitazioni tra i lavoratori, i giovani, le masse di questo paese. Questo è per noi il vero internazionalismo e il miglior sostegno e solidarietà alle lotte dei popoli oppressi.
AL FIANCO DEI POPOLI IN RIVOLTA CONTRO L’IMPERIALISMO!
L’IMPERIALISMO SI PUO’ FERMARE SOLO SE AVANZA LA GUERRA POPOLARE!
VIVA L’INTERNAZIONALISMO PROLETARIO!
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venerdì 19 febbraio 2010
CON I GIOVANI INDIPENDENTISTI BASCHI: SIT-IN A PALERMO
volantino distribuito da Red Block prima e durante l'iniziativa di solidarietà alle lotte dei popoli gemellata con la manifestazione nazionale a Milano:
Solidarietà ai giovani indipendentisti baschi
colpiti dalla repressione dello stato spagnolo!
Sit-in di solidarietà’ Sabato 20 Febbraio ore 17:00
Piazza Massimo
Il Paese Basco (Euskal Herria) è una nazione il cui territorio si trova in parte in Spagna e in parte in Francia.
Il popolo basco non ha nulla a che vedere ne con il popolo francese ne con il popolo spagnolo, infatti ha una cultura e lingua propria, il basco, che non fa parte del ceppo delle lingue indoeuropee e la sua origine ancora non è ignota.
Come ogni popolo anche quello basco dovrebbe godere del diritto all’autodeterminazione compresa l’indipendenza da Spagna e Francia.
Invece anche il popolo basco fa parte di quella lunga lista di popoli a cui
questo diritto viene negato, in questo caso sia dallo stato
spagnolo che dallo stato francese.
Principalmente la borghesia spagnola con a capo il falso “socialista” Zapatero
ha interesse nel controllo politico di questo territorio per motivi economici: i
Paesi Baschi sono il territorio più ricco della Spagna, il suo prodotto interno
lordo è del 40% superiore alla media europea, tradizionalmente vi è uno
sviluppato settore industriale per quanto riguarda la cantieristica navale e le
acciaierie date le grosse riserve di ferro, più recentemente si sono sviluppati
settori di alta tecnologia come l’aereonautica e dell’energia.
Il popolo basco ha recentemente svolto un ruolo progressista nella storia
spagnola dando importanti contributi prima nella guerra civile spagnola contro Franco e successivamente sotto la dittatura franchista infliggendo forti colpi al regime che contribuirono a rovesciarlo.
Infine cosa chiede il popolo basco? Il sacrosanto diritto di autogestirsi, di preservare la propria cultura e di usufruire delle proprie risorse.
A queste legittime richieste le borghesie spagnole e francesi rispondono con la repressione: arresti di militanti politici baschi attivi su vari fronti (dalla lotta per l’autodeterminazione, alla salvaguardia ambientale della loro terra, alla lotta femminista, per il diritto alla casa ecc).
Principalmente sono i giovani indipendentisti baschi in prima linea in queste varie battaglie, e allo stesso modo sono i principali obiettivi della repressione.
Negli ultimi anni centinaia di giovani baschi sono stati arrestati, nel maggio del 2007 un’intera organizzazione giovanile è stata dichiarata illegale e i suoi membri arrestati e torturati nelle carceri spagnole, più recentemente lo scorso 29 Novembre 34 giovani appartenenti all’organizzazione “Gioventù Basca” sono stati arrestati da 650 poliziotti.
La colpa di questi giovani? Organizzarsi e lottare per i propri diritti e per una società senza sfruttamento!
Oggi noi aderiamo alla manifestazione nazionale che si sta svolgendo a Milano per solidarizzare con il popolo basco e in particolare con i giovani indipendentisti baschi colpiti dalla repressione e contemporaneamente abbiamo organizzato
un’iniziativa a Palermo gemellata con Milano per rafforzare la solidarietà al popolo basco e l’informazione su questa questione di cui i media di regime non parlano.
È importante che tutti i popoli oppressi dai palestinesi ai baschi dagli irlandesi ai tamil ai curdi ecc. solidarizzino tra loro in modo da rafforzare a vicenda la loro lotta contro il sistema imperialista mondiale che li opprime.
È altresì necessario che tutti i comunisti, anarchici, sinceri democratici e anti-imperialisti solidarizzino con questo popolo e partecipino attivamente a tutte le iniziative che si svolgeranno a Palermo e nel resto del nostro paese nei prossimi mesi nell’ambito di una campagna nazionale di solidarietà.
Libertà per i giovani indipendentisti baschi!
Indipendenza per Euskal Herria!
A morte l’imperialismo spagnolo e francese!
La lotta dei popoli non è terrorismo!
Viva l’internazionalismo proletario!
RED BLOCK
(organizzazione giovanile di proletari comunisti)
Solidarietà ai giovani indipendentisti baschi
colpiti dalla repressione dello stato spagnolo!
Sit-in di solidarietà’ Sabato 20 Febbraio ore 17:00
Piazza Massimo
Il Paese Basco (Euskal Herria) è una nazione il cui territorio si trova in parte in Spagna e in parte in Francia.
Il popolo basco non ha nulla a che vedere ne con il popolo francese ne con il popolo spagnolo, infatti ha una cultura e lingua propria, il basco, che non fa parte del ceppo delle lingue indoeuropee e la sua origine ancora non è ignota.
Come ogni popolo anche quello basco dovrebbe godere del diritto all’autodeterminazione compresa l’indipendenza da Spagna e Francia.
Invece anche il popolo basco fa parte di quella lunga lista di popoli a cui
questo diritto viene negato, in questo caso sia dallo stato
spagnolo che dallo stato francese.
Principalmente la borghesia spagnola con a capo il falso “socialista” Zapatero
ha interesse nel controllo politico di questo territorio per motivi economici: i
Paesi Baschi sono il territorio più ricco della Spagna, il suo prodotto interno
lordo è del 40% superiore alla media europea, tradizionalmente vi è uno
sviluppato settore industriale per quanto riguarda la cantieristica navale e le
acciaierie date le grosse riserve di ferro, più recentemente si sono sviluppati
settori di alta tecnologia come l’aereonautica e dell’energia.
Il popolo basco ha recentemente svolto un ruolo progressista nella storia
spagnola dando importanti contributi prima nella guerra civile spagnola contro Franco e successivamente sotto la dittatura franchista infliggendo forti colpi al regime che contribuirono a rovesciarlo.
Infine cosa chiede il popolo basco? Il sacrosanto diritto di autogestirsi, di preservare la propria cultura e di usufruire delle proprie risorse.
A queste legittime richieste le borghesie spagnole e francesi rispondono con la repressione: arresti di militanti politici baschi attivi su vari fronti (dalla lotta per l’autodeterminazione, alla salvaguardia ambientale della loro terra, alla lotta femminista, per il diritto alla casa ecc).
Principalmente sono i giovani indipendentisti baschi in prima linea in queste varie battaglie, e allo stesso modo sono i principali obiettivi della repressione.
Negli ultimi anni centinaia di giovani baschi sono stati arrestati, nel maggio del 2007 un’intera organizzazione giovanile è stata dichiarata illegale e i suoi membri arrestati e torturati nelle carceri spagnole, più recentemente lo scorso 29 Novembre 34 giovani appartenenti all’organizzazione “Gioventù Basca” sono stati arrestati da 650 poliziotti.
La colpa di questi giovani? Organizzarsi e lottare per i propri diritti e per una società senza sfruttamento!
Oggi noi aderiamo alla manifestazione nazionale che si sta svolgendo a Milano per solidarizzare con il popolo basco e in particolare con i giovani indipendentisti baschi colpiti dalla repressione e contemporaneamente abbiamo organizzato
un’iniziativa a Palermo gemellata con Milano per rafforzare la solidarietà al popolo basco e l’informazione su questa questione di cui i media di regime non parlano.
È importante che tutti i popoli oppressi dai palestinesi ai baschi dagli irlandesi ai tamil ai curdi ecc. solidarizzino tra loro in modo da rafforzare a vicenda la loro lotta contro il sistema imperialista mondiale che li opprime.
È altresì necessario che tutti i comunisti, anarchici, sinceri democratici e anti-imperialisti solidarizzino con questo popolo e partecipino attivamente a tutte le iniziative che si svolgeranno a Palermo e nel resto del nostro paese nei prossimi mesi nell’ambito di una campagna nazionale di solidarietà.
Libertà per i giovani indipendentisti baschi!
Indipendenza per Euskal Herria!
A morte l’imperialismo spagnolo e francese!
La lotta dei popoli non è terrorismo!
Viva l’internazionalismo proletario!
RED BLOCK
(organizzazione giovanile di proletari comunisti)
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martedì 16 febbraio 2010
Appello per continuare la campagna di solidarietà con i giovani indipendentisti baschi.
Red Block, lancia un appello a tutte le realtà giovanili, centri sociali e singoli compagni per continuare la campagna nazionale di solidarietà ai giovani indipendentisti baschi colpiti dalla repressione dello stato spagnolo.
La borghesia spagnola rappresentata dal “socialista” Zapatero colpisce gli interessi del popolo basco e le sue aspirazioni di libertà e autodeterminazione, diritto legittimo di ogni popolo. Lo stesso stato imperialista spagnolo che mentre opprime questo popolo dentro i suoi confini allo stesso tempo nel quadro del progetto del blocco imperialista europeo in costruzione, agisce da potenza espansionista regionale principalmente nei confronti del Marocco su questioni territoriali e di confine e principalmente nelle enclave spagnole di Ceuta e Melilla in territorio marocchino torturando e imprigionando migranti.
In particolare colpisce i giovani indipendentisti baschi che si organizzano per cambiare la società in cui vivono in meglio e che aspirano ad un cambiamento sociale radicale liberi dall’oppressione dello stato spagnolo e francese ed allo stesso tempo una società più giusta: il socialismo.
Ancora una volta la risposta a tutto ciò da parte dello stato spagnolo si chiama repressione!
Vengono criminalizzate le lotte dei giovani per mezzo del teorema che tutte le organizzazioni indipendentiste siano collegate all’ETA e quindi terroriste.
Ad esempio il 19 maggio 2007 tutti i membri dell’organizzazione giovanile SEGI sono stati dichiarati “terroristi” e da allora centinaia di essi sono stati arrestati e torturati nelle prigioni spagnole, più recentemente il 29 novembre 2009 34 giovani appartenenti alla Basque Youth sono stati arrestati da un imponente schieramento di forze, 650 poliziotti e com’è d’uso nelle galere imperialiste torturati.
I giovani indipendentisti baschi hanno lanciato un appello per la solidarietà e alcune iniziative sono state già fatte, pensiamo però sia necessario che tutti i giovani internazionalisti,antimperialisti continuino ed estendino una campagna di mobilitazione nazionale di solidarietà verso i giovani baschi anche successivamente alla settimana internazionale di solidarietà e alla manifestazione nazionale di Milano il 20, stiamo costruendo un’iniziativa a Palermo gemellata con Milano con lo spirito di arricchire e rafforzare questa mobilitazione e proponiamo assemblee sul territoriogià dalla settimana successiva costruendo una rete di solidarietà trasversale che punti all’organizzazione di iniziative di protesta sotto ambasciate e consolati spagnoli e francesi fino alla fine diu marzo nel nome di una sincera solidarietà internazionalista.
Al fianco della gioventù indipendentista basca!
Le lotte dei popoli non è terrorismo!
Contro lo stato imperialista spagnolo e francese!
Viva la solidarietà internazionalista!
Viva l’internazionalismo proletario!
La borghesia spagnola rappresentata dal “socialista” Zapatero colpisce gli interessi del popolo basco e le sue aspirazioni di libertà e autodeterminazione, diritto legittimo di ogni popolo. Lo stesso stato imperialista spagnolo che mentre opprime questo popolo dentro i suoi confini allo stesso tempo nel quadro del progetto del blocco imperialista europeo in costruzione, agisce da potenza espansionista regionale principalmente nei confronti del Marocco su questioni territoriali e di confine e principalmente nelle enclave spagnole di Ceuta e Melilla in territorio marocchino torturando e imprigionando migranti.
In particolare colpisce i giovani indipendentisti baschi che si organizzano per cambiare la società in cui vivono in meglio e che aspirano ad un cambiamento sociale radicale liberi dall’oppressione dello stato spagnolo e francese ed allo stesso tempo una società più giusta: il socialismo.
Ancora una volta la risposta a tutto ciò da parte dello stato spagnolo si chiama repressione!
Vengono criminalizzate le lotte dei giovani per mezzo del teorema che tutte le organizzazioni indipendentiste siano collegate all’ETA e quindi terroriste.
Ad esempio il 19 maggio 2007 tutti i membri dell’organizzazione giovanile SEGI sono stati dichiarati “terroristi” e da allora centinaia di essi sono stati arrestati e torturati nelle prigioni spagnole, più recentemente il 29 novembre 2009 34 giovani appartenenti alla Basque Youth sono stati arrestati da un imponente schieramento di forze, 650 poliziotti e com’è d’uso nelle galere imperialiste torturati.
I giovani indipendentisti baschi hanno lanciato un appello per la solidarietà e alcune iniziative sono state già fatte, pensiamo però sia necessario che tutti i giovani internazionalisti,antimperialisti continuino ed estendino una campagna di mobilitazione nazionale di solidarietà verso i giovani baschi anche successivamente alla settimana internazionale di solidarietà e alla manifestazione nazionale di Milano il 20, stiamo costruendo un’iniziativa a Palermo gemellata con Milano con lo spirito di arricchire e rafforzare questa mobilitazione e proponiamo assemblee sul territoriogià dalla settimana successiva costruendo una rete di solidarietà trasversale che punti all’organizzazione di iniziative di protesta sotto ambasciate e consolati spagnoli e francesi fino alla fine diu marzo nel nome di una sincera solidarietà internazionalista.
Al fianco della gioventù indipendentista basca!
Le lotte dei popoli non è terrorismo!
Contro lo stato imperialista spagnolo e francese!
Viva la solidarietà internazionalista!
Viva l’internazionalismo proletario!
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venerdì 12 febbraio 2010
mercoledì 10 febbraio 2010
11/02/2010
giovedì 4 febbraio 2010
ONORE AI GIOVANI RIVOLUZIONARI UCCISI DAL REGIME FASCISTA FILIPPINO
25 gennaio 2010
NDFP RENDE OMAGGIO A MASSIMO TANYA DOMINGO, IAN DORADO, KEMBERLY JUL LUNA E IAN MADERAZO
Il Fronte democratico nazionale delle Filippine (NDFP) rende omaggio ai nostri più giovani martiri ed eroi del popolo: Tanya Domingo, Ian Dorado, Kemberly Jul Luna e Ian Maderazo. Il NDFP esprime le sue più sentite condoglianze alle loro famiglie, alle loro organizzazioni, amici e compagni di classe.
Tanya Domingo e Ian Dorado, Belle Arti e gli studenti attivisti culturali presso l'Università delle Filippine sono stati uccisi dai soldati del regime fascista Arroyo il 14 gennaio in Bulacan, Central Luzon. Ian Maderazo dell'Università delle Filippine - Los Banos, studioso e leader studentesco, fu ucciso il 9 gennaio in Macalelon, Quezon in Southern Tagalog. Kemberly "Kimay" Jul Luna, leader studentesco di Mindanao State University - Iligan Insitute of Technology è stato ucciso il 15 dicembre 2009 a Valencia, Bukidnon a Mindanao.
Essi si integrarono profondamente e lottarono con le masse oppresse, si unirono al movimento rivoluzionario di massa con passione gridando le esigenze delle masse, utilizzando i loro talenti ed energie per servire il popolo, e presero la decisione di diventare combattenti per la libertà nella rivoluzione armata del popolo.
Nella lunga tradizione rivoluzionaria dei giovani, a partire dal tempo di Emilio Jacinto nel Katipunan, ai giovani del “Tormenta primo trimestre”, i nostri amati giovani martiri hanno fatto il percorso da seguire per la lotta del popolo filippino per la liberazione nazionale e sociale. L’impegno profondo dei nostri giovani martiri 'e la passione ardente per la lotta per la libertà e la liberazione ispira la gioventù e il popolo intero per aumentare il livello della lotta rivoluzionaria sempre più in alto.
Salutiamo i nostri giovani martiri. Noi paghiamo la più alta onorificenza a Tanya Domingo, Ian Dorado, Kimay luglio Luna e Ian Maderazo! Facciamo si che il loro impegno totale e di servizio al popolo e alla rivoluzione sia un faro luminoso di ispirazione per i giovani nelle Filippine e in tutto il mondo!
LUIS G. JALANDONI
Membri, NDFP Comitato esecutivo nazionale
NDFP RENDE OMAGGIO A MASSIMO TANYA DOMINGO, IAN DORADO, KEMBERLY JUL LUNA E IAN MADERAZO
Il Fronte democratico nazionale delle Filippine (NDFP) rende omaggio ai nostri più giovani martiri ed eroi del popolo: Tanya Domingo, Ian Dorado, Kemberly Jul Luna e Ian Maderazo. Il NDFP esprime le sue più sentite condoglianze alle loro famiglie, alle loro organizzazioni, amici e compagni di classe.
Tanya Domingo e Ian Dorado, Belle Arti e gli studenti attivisti culturali presso l'Università delle Filippine sono stati uccisi dai soldati del regime fascista Arroyo il 14 gennaio in Bulacan, Central Luzon. Ian Maderazo dell'Università delle Filippine - Los Banos, studioso e leader studentesco, fu ucciso il 9 gennaio in Macalelon, Quezon in Southern Tagalog. Kemberly "Kimay" Jul Luna, leader studentesco di Mindanao State University - Iligan Insitute of Technology è stato ucciso il 15 dicembre 2009 a Valencia, Bukidnon a Mindanao.
Essi si integrarono profondamente e lottarono con le masse oppresse, si unirono al movimento rivoluzionario di massa con passione gridando le esigenze delle masse, utilizzando i loro talenti ed energie per servire il popolo, e presero la decisione di diventare combattenti per la libertà nella rivoluzione armata del popolo.
Nella lunga tradizione rivoluzionaria dei giovani, a partire dal tempo di Emilio Jacinto nel Katipunan, ai giovani del “Tormenta primo trimestre”, i nostri amati giovani martiri hanno fatto il percorso da seguire per la lotta del popolo filippino per la liberazione nazionale e sociale. L’impegno profondo dei nostri giovani martiri 'e la passione ardente per la lotta per la libertà e la liberazione ispira la gioventù e il popolo intero per aumentare il livello della lotta rivoluzionaria sempre più in alto.
Salutiamo i nostri giovani martiri. Noi paghiamo la più alta onorificenza a Tanya Domingo, Ian Dorado, Kimay luglio Luna e Ian Maderazo! Facciamo si che il loro impegno totale e di servizio al popolo e alla rivoluzione sia un faro luminoso di ispirazione per i giovani nelle Filippine e in tutto il mondo!
LUIS G. JALANDONI
Membri, NDFP Comitato esecutivo nazionale
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