Il 4 febbraio 2009 mentre il governo cingalese dello Sri Lanka festeggiava la giornata della democrazia per aver sottratto ai Tamil le zone del paese governate dall’LTTE (Tigri per la liberazione della patria Tamil), nel resto del mondo, visto che i mass-media non si interessano affatto del massacro in atto, le comunità tamil portano a conoscenza all’opinione pubblica la realtà dei fatti .
Noi non siamo terroristi; la nostra terra è Tamil Eelam;
Resoconto manifestazione Tamil a Palermo:
La comunità Tamil presente a Palermo ha organizzato un corteo di circa 1.000 persone tra uomini, donne e bambini da piazza politeama fino al palazzo della regione (piazza indipendenza) cercando di far conoscere più possibile agli italiani quali sono le condizioni che vive il popolo Tamil nello Sri Lanka. Ottima organizzazione del corteo, si marciava per due file parallele lasciando al centro di esse uno spazio vuoto per permettere il transito continuo della macchina con l’amplificatore e la comunicazione tra la testa e la coda del corteo dei vari spezzoni. Presenti tantissimi striscioni, bandiere, cartelloni di denuncia con fotografie, con la mappa geografica dello Sri Lanka e la zona Tamil. La manifestazione inoltre ha visto la partecipazione assai numerosa dei giovani, delle donne e dei bambini che denunciavano la mancanza d’informazione dei media. Urlavano “noi non siamo terroristi, la nostra terra è Tamil Eelam”, squadre di propaganda distribuivano volantini ai negozianti e ai passanti ed erano entusiaste di ricevere volantini di solidarietà dai giovani di Red Block ringraziandoli anche dell’aiuto dato per le correzioni dei loro volantini in italiano.
“Degnate di uno sguardo il popolo tamil; aiutateci; lo Sri Lanka uccide anche i media; il vostro silenzio uccide il popolo tamil; vogliamo la pace; riconosciamo solo l’LTTE”; queste erano alcune delle frasi presenti negli striscioni e urlate con gli slogan. Una ragazza al microfono urlava “perché nessuno parla dello Sri Lanka, si parla tanto di Gaza, ci siamo anche noi”.
Arrivati a piazza indipendenza, sotto il palazzo della regione ci sono stati una serie d’interventi al microfono denunciando l’offensiva che sta portando avanti il governo cingalese dello Sri Lanka e della festa che ha organizzato in memoria della giornata della democrazia.
Come suddetto la manifestazione è stata ben organizzata e oltre ai numeri raggiunti ( circa 1.000) ha partecipato anche una delegazione di Tamil presenti a Catania. La partecipazione degli italiani è stata molto scarsa.
Gli studenti Tamil hanno organizzato per l’indomani (05/02) un presidio a piazza indipendenza e Red Block sarà entusiasta di partecipare fianco a fianco con gli studenti Tamil per far conoscere più possibile le condizioni in cui vive il popolo Tamil nello Sri Lanka.
giovedì 5 febbraio 2009
martedì 3 febbraio 2009
MANIFESTAZIONE CONTRO IL GENOCIDIO DEL POPOLO TAMIL
Da settimane il governo dello Sri Lanka sta portando avanti una sanguinosa offensiva contro le zone del paese governate dall’LTTE (Tigri per la liberazione della patria Tamil).
Mentre i governanti cingalesi parlano di un’efficace azione contro il “terrorismo” la realtà dei fatti è ben diversa: secondo i dati della Croce Rossa Internazionale, sarebbero 250 mila i civili intrappolati nell'ultimo lembo di territorio controllato dalle Tigri, 300 chilometri quadrati di giungla e miseri villaggi nel Nordest del Paese. Anche le Nazioni Unite hanno denunciato numerose violazioni dei diritti umani: sarebbero almeno trecento i non combattenti (compresi donne e bambini) uccisi negli scontri di quest'ultima settimana, molti dei quali deceduti in maniera orribile, dissanguati per la strada perché la zona di guerra è totalmente sigillata (off limits per le ambulanze come per i reporter), anche le organizzazioni internazionali sono state espulse.
Il conflitto tra le il governo dello Sri Lanka (cingalese) e il popolo Tamil dura da più di 30 anni.
I tamil sono un popolo differente dai cingalesi per lingua cultura religione ecc. ma fin dal giorno dell’indipendenza nel 1948 la macchina statale e in mano ai cingalesi che non hanno mai concesso diritti al popolo tamil in un regime di piena discriminazione costringendo quest’ultimi a insorgere per chiedere l’indipendenza.
Anche i giornalisti cingalesi che hanno denunciato i massacri dell’esercito governativo vengono barbaramente uccisi da killer come successo Lasantha Wikramatunga, il direttore del settimanale Sunday Leader, uno dei più influenti periodici in lingua inglese della capitale Colombo: freddato con due colpi alla testa mentre andava a lavorare, all'inizio di gennaio.
Ogni popolo, oppresso o non , ha il sacrosanto diritto all’autodeterminazione e ad insorgere anche con le armi se questo diritto gli viene negato.
La lotta dei popoli non è terrorismo, terrorista è il governo dello Sri Lanka che colpisce ospedali e civili con artiglieria e granate, terroristi sono i governi imperialisti che attaccano i popoli in Afganistan e Iraq.
Per questo denunciamo i governi imperialisti dei paesi europei e americani,compresa l’Italia, che hanno inserito LTTE nella lista delle organizzazioni terroristiche.
Contro l’attacco terrorista e genocida del governo dello Sri Lanka!
Contro il governo italiano ed il suo silenzio complice del massacro!
Il sangue versato non spegne ma alimenta la ribellione!
La lotta di liberazione e autodeterminazione del popolo Tamil non è terrorismo!
MANIFESTAZIONE MERCOLEDI 03 FEBBRAIO ORE 9:30
Mentre i governanti cingalesi parlano di un’efficace azione contro il “terrorismo” la realtà dei fatti è ben diversa: secondo i dati della Croce Rossa Internazionale, sarebbero 250 mila i civili intrappolati nell'ultimo lembo di territorio controllato dalle Tigri, 300 chilometri quadrati di giungla e miseri villaggi nel Nordest del Paese. Anche le Nazioni Unite hanno denunciato numerose violazioni dei diritti umani: sarebbero almeno trecento i non combattenti (compresi donne e bambini) uccisi negli scontri di quest'ultima settimana, molti dei quali deceduti in maniera orribile, dissanguati per la strada perché la zona di guerra è totalmente sigillata (off limits per le ambulanze come per i reporter), anche le organizzazioni internazionali sono state espulse.
Il conflitto tra le il governo dello Sri Lanka (cingalese) e il popolo Tamil dura da più di 30 anni.
I tamil sono un popolo differente dai cingalesi per lingua cultura religione ecc. ma fin dal giorno dell’indipendenza nel 1948 la macchina statale e in mano ai cingalesi che non hanno mai concesso diritti al popolo tamil in un regime di piena discriminazione costringendo quest’ultimi a insorgere per chiedere l’indipendenza.
Anche i giornalisti cingalesi che hanno denunciato i massacri dell’esercito governativo vengono barbaramente uccisi da killer come successo Lasantha Wikramatunga, il direttore del settimanale Sunday Leader, uno dei più influenti periodici in lingua inglese della capitale Colombo: freddato con due colpi alla testa mentre andava a lavorare, all'inizio di gennaio.
Ogni popolo, oppresso o non , ha il sacrosanto diritto all’autodeterminazione e ad insorgere anche con le armi se questo diritto gli viene negato.
La lotta dei popoli non è terrorismo, terrorista è il governo dello Sri Lanka che colpisce ospedali e civili con artiglieria e granate, terroristi sono i governi imperialisti che attaccano i popoli in Afganistan e Iraq.
Per questo denunciamo i governi imperialisti dei paesi europei e americani,compresa l’Italia, che hanno inserito LTTE nella lista delle organizzazioni terroristiche.
Contro l’attacco terrorista e genocida del governo dello Sri Lanka!
Contro il governo italiano ed il suo silenzio complice del massacro!
Il sangue versato non spegne ma alimenta la ribellione!
La lotta di liberazione e autodeterminazione del popolo Tamil non è terrorismo!
MANIFESTAZIONE MERCOLEDI 03 FEBBRAIO ORE 9:30
PZA POLITEAMA PALERMO
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